Osvaldo+Napoli%3A+%26%238220%3BNoi+di+Azione+sapevamo+che+sarebbe+stato+difficile%2C+ora+%C3%A8+tempo+di+fare+delle+scelte%26%238221%3B
notiziecom
/2024/06/12/osvaldo-napoli-noi-di-azione-sapevamo-che-sarebbe-stato-difficile-ora-e-tempo-di-fare-delle-scelte/amp/
Politica

Osvaldo Napoli: “Noi di Azione sapevamo che sarebbe stato difficile, ora è tempo di fare delle scelte”

Published by
Mauro Simoncelli

Alla luce del risultato finale della tornata elettorale per il Parlamento europeo, non tutti i partiti che hanno presentato le proprie liste sono riusciti a superare lo sbarramento d’entrata

Lo scorso weekend i cittadini europei sono stati chiamati alle urne per ridisegnare il volto del Parlamento di Strasburgo e la tornata elettorale, oltre che a decretare vincitori e sconfitti, in Italia ha soprattutto messo in risalto un forte astensionismo che ha fatto fermare, per la prima volta nella storia della nostra Repubblica, il quorum dei votanti sotto il 50% degli aventi diritto. 

Renzi e Calenda grandi sconfitti – Notizie.com Ansa foto

 

Dall’urna esce rafforzata la coalizione di governo con Fratelli d’Italia che resta in assoluto il partito italiano più votato dagli italiani mentre dai dati emerge anche che il Pd riduce le distanze, mentre si conferma il sorpasso di Forza Italia – Noi Moderati sulla Lega, tornando a essere il terzo partito d’Italia. Dalla tornata elettorale due sono le grandi liste che escono sconfitte e senza attenuanti, Stati Uniti d’Europa di Matteo Renzi ed Emma Bonino, e Azione di Carlo Calenda. Entrambe le formazioni, alla ricerca del Terzo polo centrista e liberale non hanno raggiunto la soglia dello sbarramento del 4% e non sono riusciti quindi ad  eleggere nessun candidato al Parlamento europeo.

Fallito il quorum

Per commentare il pesante risultato elettorale ai nostri microfoni in esclusiva è intervenuto Osvaldo Napoli della segreteria di Azione. “Sapevamo bene che saremmo stati al limite per raggiungere la fatidica soglia del 4%, possiamo affermare con certezza che l’elettore con questi risultati abbia scelto il bipolarismo. Può piacere o non piacere, ha scelto o da una parte o dall’altra e di questo dobbiamo prendere atto”. 

Carlo Calenda non si è nascosto dietro un dito e quando il risultato è diventato ufficiale ha immediatamente convocato la segreteria del partito invocando una Costituente, smentendo però le sue imminenti dimissioni. “Il problema è la scelta della futura linea politica”, afferma ancora Napoli ai nostri microfoni, “Calenda ha sempre mantenuto una certa linea guida che sta mantenendo ancora viva proprio convocando gli organi di partito per discutere della situazione emersa dal voto, mostrando così tutta la sua correttezza politica. Chiaro è che da adesso in poi qualcosa dovrà cambiare non solo nella linea politica visto che quella adottata fino ad ora non ha dato i frutti che speravamo. Una scelta che comunque dovremmo fare tutti insieme”.

Forse la decisione di correre separati non ha giovato né a Calenda né allo stesso Renzi, anche lui al di sotto della soglia del quorum. “Se fosse rimasta unita quell’entità politica che avevano fondato insieme”, ha aggiunto il deputato di Azione, “sicuramente il risultato sarebbe stato profondamente diverso. Anzi, dico che personalmente sono convinto che avremmo raggiunto il 10-12%. Ma per riprovare a raggiungere un risultato del genere c’è bisogno di allargare la visione politica, andare oltre le sole Azione e Italia Viva, va fatta una volta per tutte una scelta politica chiara e netta, non è più tempo di andare da una parte o da un’altra a seconda della tornata elettorale, perchè questo l’elettore non riesce più a capirlo”, conclude con decisone Osvaldo Napoli.

 

Published by
Mauro Simoncelli