Un’inchiesta ha svelato un giro mafioso di droga che vede al centro dei bambini costretti a spacciarla nelle città con la violenza
Un giro di droga a Bruxelles che coinvolge bambini di ogni età. Questo è l’esito di un’indagine portata avanti dal quotidiano britannico The Guardian che ha svelato un lato oscuro della Capitale belga. Decine di bambini maghrebini, provenienti dal Marocco e dall’Algeria, sarebbero stati reclutati con l’obiettivo di far circolare quantitativi di cocaina all’interno del paese. Molti di questi vivono nei pressi della stazione a Sud della città. L’inchiesta si basa su alcune testimonianze degli operatori delle ONG e degli agenti di polizia locali che avrebbero fornito filmati raccapriccianti sull’abuso che subiscono questi ragazzi.
Alla base di quest’operazione ci sarebbero delle bande mafiose che, da qualche tempo, agiscono anche a Parigi. Il timore espresso dal giornale è che tali movimenti potrebbero presto ampliarsi, arrivando a coinvolgere anche altre Capitali, con Londra grande candidata. In questo senso, a marzo presso la sede dell’Unione Europea si sarebbe svolto un convengo per porre una soluzione a questo problema. All’incontro avrebbero partecipato gli alti funzionari delle forze dell’ordine di tutti i paesi dell’UE, oltre ai rappresentanti di Frontex. Quest’ultima è un’organizzazione che monitora e gestisce le frontiere dell’UE e delle Nazioni Unite. Si è tentato di delineare un approccio intercontinentale che possa favorire a lungo termine la risoluzione di questo sfruttamento.
Bambini violentati e feriti per punizione
Le immagini che sono state mostrate ai giornalisti del The Guardian sono raccapriccianti. Sulle pagine del quotidiano si parla di: “Bambini costretti con la forza a vendere determinati quantitativi di droga, correndo il rischio, se dovessero opporsi, di essere violentati“. Come se non bastasse, non mancano casi di stupri e pedofilia: “Altri, invece, sono costretti a fare sesso con adulti per ottenere un posto. Molti di loro” – aggiungono – “sono stati filmati mentre venivano stuprati da persone più grandi e appartenenti a queste lobby mafiose“. Violenze che rischiano di aggravarsi qualora gli obiettivi non dovessero essere rispettati.
Se, infatti, dovesse accadere che questi ragazzi perdano delle dosi di cocaina, allora è già avvenuto che venissero picchiati con ancor più cattiveria e violenza. Testimone di questi eventi è un bambino che, intercettato dalle autorità mentre distribuiva droga, è stato trovato coperto di lividi due giorni dopo nello stesso posto. Un assistente sociale, che si occupa di questa questione, ha rivelato ai microfoni dei media britannici: “Spesso li troviamo con ferite orribili. A volte hanno perfino tagli profondi che cercano di curarsi da soli“. Uno scenario drammatico, sul quale si sta lavorando da settimane per risolverlo, cercando di colpirlo alla base interrompendo l’intera ‘catena’.