Xavier Jacobelli, editorialista di ‘Tuttosport’, in esclusiva ai nostri microfoni: “Bisogna avere fiducia nel lavoro fatto da Spalletti”.
Finalmente ci siamo. Dopo diverse settimane di pronostici e dichiarazioni, da oggi la parola passa al campo. Con Germania-Scozia, partita in programma questa sera, prenderà ufficialmente il via Euro 2024. Una competizione che vede l’Italia difendere il titolo conquistato a Wembley tre anni fa, ma gli azzurri non partono con i favori del pronostico in Germania.
La squadra di Spalletti scenderà in campo domani sera contro l’Albania. Un primo impegno che anticipa gli appuntamenti forse decisivi per il piazzamento del girone con Spagna e Croazia. Del cammino degli azzurri, ma anche delle possibili favorite, ne abbiamo parlato in esclusiva con Xavier Jacobelli, editorialista di Tuttosport.
Direttore Jacobelli, ormai ci siamo. Oggi parte Euro 2024. Come arriva l’Italia a questa manifestazione?
“Da outsider e non avere pressioni potrebbe essere un vantaggio. Mi aspetto un torneo equilibrato. Per gli azzurri partire bene contro l’Albania è importante“.
La partita contro la Spagna è il primo vero test per i ragazzi di Spalletti?
“Non direi. La gara con l’Albania non deve essere sottovalutata. Loro sono molto validi e una squadra complicata da affrontare. Senza dimenticare che Spagna e Croazia si affrontano in questa prima giornata“.
Vedremo da subito il doppio play oppure Spalletti si affiderà al solito centrocampo?
“Difficile dirlo. L’ultimo allenamento sarà fondamentale anche per capire la condizione dei giocatori recuperati“.
L’Italia si presenta a questa competizione con molti giovani. E’ un vantaggio?
“Ho avuto l’occasione di parlare con Buffon e mi ha detto che in gruppo c’è fiducia. Per i giovani questa è forse la più grande chance della loro carriera fin qui e la devono sfruttare. Credo che bisogna avere grande fiducia in Spalletti“.
Spagna, Francia e Inghilterra le grandi favorite?
“Fare previsioni è un esercizio sterile dopo le amichevoli di questi giorni. Abbiamo visto, per esempio, come l’Inghilterra abbia faticato nell’ultima uscita. Io non escluderei il Portogallo, per esempio. Penso che in questo momento non ci sia un podio ben preciso. Sono molto curioso anche di cosa farà il Belgio. E vorrei sottolineare la presenza di ben cinque commissari tecnici italiani (Spalletti, Montella, Rossi, Tedesco e Calzona ndr)“.