A Notizie.com parla uno dei procuratori di calcio più noti della serie A che se ne esce a sorpresa sul presidente della Lazio: “Sarà poco simpatico, ma ha cultura e non fa debiti. E non è poco”
Il mercato ufficialmente non è cominciato, ma, si sa, le trattative sui calciatori non conoscono mai fine e si fanno tutto l’anno. Da qualche tempo però c’è qualcosa che funziona poco o comunque non come dovrebbe funzionare, nel senso che girano sempre meno soldi e le società vanno in difficoltà. “E’ così da anni, il denaro prima o poi finisce e bisogna cercare di lavorare con la fantasia, con le idee per programmare e investire quei pochi soldi che si hanno nel modo migliore…“, il pensiero di un decano del calciomercato, Oscar Damiani che è stato anche un calciatore importante, quindi sa bene di cosa parla. Sa perfettamente che significa stare in entrambe le posizioni, anche mentre si parla e si trovano accordi con i presidenti. “Fino a qualche anno fa, la serie A era un campionato importante, ancora oggi lo è, ma prima era il top, cosa che adesso è diventata l’Inghilterra, poi la Spagna e via così. Noi ci stiamo riorganizzando diciamo così, ma non è mai facile”, le parole del procuratore a Notizie.com.
Per Oscar Damiani adesso c’è poca roba in giro “e tutto quello di cui si parla, anche di possibili trasferimenti importanti, sono tutte chiacchiere“, considerato che ci “sono gli Europei, quindi tanti operatori sono attenti a quello che può venire da lì, anche perché i giocatori importanti se si muovono succede dopo gli Europei e la maggior parte, se non tutti, sono lì in questo momento”. Il Napoli, la Roma, la Juve, il Milan, la Lazio tutte squadre che si devono rifondare o quasi, ma “non si dovrebbe fare solo con i soldi o meglio cercare di far qualcosa per cambiare il sistema e cercare di non ridurlo sempre di più”.
Squadre che indebitano e che cercano di inseguire sogni per accontentare i tifosi, ma che alla fine si indebitano e creano solo disastri, almeno così la pensa Oscar Damiani che a Notizie.com spiega: “Siamo invasi da proprietà straniere e fondi, che all’inizio vengono e investono ma poi col passare del tempo vedono che il gioco non vale la candela e si fermano, poi però i disastri restano con società che generano debito e che mettono in apprensione il sistema“.
Tanti fanno così, tranne alcuni, uno è Claudio Lotito, il presidente della Lazio e qui Damiani sorprende anche perché col patron laziale che non è che non abbia mai discusso nella sua vita ma la sua risposta sorprende: “Ce ne fossero come lui, ci vorrebbero più Lotito in serie A, almeno se hai 10 spendi 10 o anche un po’ meno, invece qui tanti presidenti hanno 10 e spendono 20 o 30, poi alla lunga piangono, invece il patron della Lazio, che capisco che non possa essere simpatico a tutti, è pratico e per me molto bravo, uno che lavora sulle idee e cerca di farle fruttare. Ecco di cosa ha bisogno il calcio italiano in questo momento storico“