Calciomercato, Caravello: “Finanza creativa e giovani anche per le big. E occhio a Svilar…”

A Notizie.com uno degli agenti che meglio di altri conosce il mercato lavorandoci da anni, soprattutto sui ragazzi: “Anche Inter e Juve devono guardare ai bilanci, magari costrette a lanciare talenti, manca il coraggio come sempre”

Come ogni anno e da qualche stagione a questa parte e sempre di più, di soldi ce ne sono di meno e bisogna fare di necessità virtù, perfino i grandi club come Inter e Juventus devono fare attenzione ai bilanci, quindi serve la cosiddetta finanza creativa, come i prestiti con diritto e obbligo di riscatto, ma non solo….“. A parlare del momento del mercato è l’agente Fifa e procuratore Danilo Caravello, esperto di giovani, ma anche mediatore internazionale che a Notizie.com analizza il momento in cui sta vivendo il calcio italiano ed europeo. “Non solo in Italia c’è qualche problema, diciamo che gli altri sono bravi a camuffare, anche se alla fine, credo che le cose si sistemeranno bene o male“, sentenzia il manager.

Il portiere
Mile Svilar il portiere della Roma mentre para un rigore (Ansa Notizie.com)

 

Nonostante ci siano pochi soldi, Danilo Caravello è convinto che le squadre il mercato lo faranno anche con scambi di livello e con spostamenti di un certo rilievo: “Le società che devono fare una rifondazione e che devono comprare e movimentare giocatori, alla fine lo faranno come sempre. Le grandi come Inter e Juventus dovranno inventarsi qualcosa di diverso, ma quello che vorranno fare, alla fine lo faranno, magari, quest’anno, rispetto al passato saranno costrette a guardare più i giovani rispetto a quello che non hanno fatto in passato“.

“Bisognerebbe avere il coraggio di puntare sui giovani”

La conferma
L’Atalanta che ha conquistato l’Europa League (Ansa Notizie.com)

 

Non solo la finanza creativa, ma anche la possibilità di avere altre opportunità come quella di poter investire sui giovani, cosa che difficilmente si fa, e su questo l’agente Fifa Danilo Caravello cerca di dare qualche spiegazione a Notizie.com: “Purtroppo l’Italia non è come negli altri paesi dove, da questo punto di vista, c’è più coraggio e anche più lungimiranza, ma mi rendo conto che per le società più titolate non è semplice puntare sui giovani, anche se è un vero peccato vedere tanti bravi ragazzi perdersi negli anni dopo che una società ci ha lavorato e puntato parecchio. Non è un caso che ci sono altre squadre come il Barcellona o nazionali come la Turchia che hanno nei loro organici ragazzi giovanissimi che sono dei titolari e punti di riferimento. Il coraggio manca solo questo, e non è poco”

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