Dopo la denuncia e la procedura avviata a novembre dal Mim, il ministero ha toto lo status di paritario a diverse scuole: “Tolleranza zero”
Prima il caos, poi la tempesta e infine la pulizia. Questo è quello che ha deciso il ministro della Pubblica Istruzione Valditara sul caso di istituti che davano e concedevano diplomi in maniera piuttosto semplice e con poca cura nella preparazione. Non tutti, ma su 70 istituti controllati, ben più di 40 avevano una situazione più che critica e poco tollerabile per una scuola. Per questo il ministro non ci ha pensato un solo istante e ha fatto in modo di stoppare ogni cosa, inviare gli ispettori e revocare licenze a quegli istituti che facevano dei diplomi un vero e proprio mercato.
Valditara è stato durissimo e ha annunciato provvedimenti immediati: “Nessuna tolleranza verso chi non rispetta la legge. Ribadiamo il nostro impegno costante per garantire standard di qualità a tutti gli studenti, che frequentino scuole statali o paritarie”. E’ stata questa la decisione del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara sulla chiusura del piano straordinario di vigilanza promosso dal Mim a novembre scorso. I controlli hanno riguardato 70 scuole paritarie di II grado in Campania, Lazio e Sicilia. Per 47 di queste le direzioni scolastiche regionali hanno già avviato le procedure per la revoca della parità”.
Per vigilare sui cosiddetti ‘diplomifici’ “abbiamo costituito 71 collegi ispettivi per 70 scuole. Nei casi più gravi abbiamo già fatto arrivare le denunce alla Procura della Repubblica”: lo ha riferito il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervistato dal Tg1. Tra le irregolarità riscontrate negli istituti, Valditara ha citato “l’eliminazione totale di alcune discipline, per esempio l’assenza di qualificazione da parte di alcuni docenti. Abbiamo riscontrato che in un enogastronomico mancavano le cucine, mancavano le derrate alimentari”. Tra le misure già annunciate da Valditara ci sono registro elettronico obbligatorio, stop ai quattro anni in uno, regole severe per ottenere l’idoneità.