A Notizie.com esprime la sua opinione l’ordinario di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione all’Università Lumsa dando alcuni consigli
Esami sì, esame no, quanta tensione e quanta paura davanti a una delle prove più difficili e complicate dell’adolescenza. La Maturità è un test importante e tanti studenti ci arrivano senza avere non tanto una preparazione adeguata, quanto uno stato d’ansia che è fin troppo elevato e a volte poco giustificato rispetto ad una prova che misura soprattutto il primo adattamento ad un test probante per verificare determinate situazioni e come vengono affrontare, da qui la Maturità. Il parere della professoressa Caterina Fiorilli ordinario di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione all’Università Lumsa va proprio su questa direzione, cercando di vederlo per quello che è in realtà e a Notizie.com spiega: “Di fronte alle prove, come la maturità, tendiamo a concentrarci su ciò che sappiamo o meno e a come raccogliere più informazioni o nozioni per arricchire o migliorare la preparazione. Nulla di più sbagliato”.
E’ l’ansia una delle maggiori nemiche di queste situazioni legate all’avvicinamento ad ogni esame, forse maggiormente legato a quello della maturità, più che altro perché è il primo di una lunga serie di test, ma essendo quello iniziale è senza dubbio uno dei più impegnativi, soprattutto dal punto di vista psicologico e l’avvertimento da parte della professoressa Fiorilli è serio: “E’ un tipo di atteggiamento che si traduce in un incremento del livello di ansia e rischia di ridurre la qualità della performance”.
“A pochi giorni da un esame le possibilità di conservare le informazioni si riduce tantissimo”
I suggerimenti sono sempre utili, soprattutto da parte di una professoressa che ha rapporti di studio e insegnamento quotidiani con gli studenti e sa bene di cosa si sta parlando, tanto che Caterina Fiorilli prova a sottolineare: “A pochi giorni o minuti da un esame, le nostre capacità di conservare le informazioni, raccordarle tra loro e avere la lucidità di costruire un discorso, scritto o orale, sensato e comunicabile, si riducono tantissimo. Meglio sarebbe lavorare sulla qualità della prestazione”.
“Suggerisco – spiega la professoressa Caterina Fiorilli a Notizie.com -, ai ragazzi e alle ragazze ‘sotto esame’, di immaginare di essere uno sportivo che, a pochi giorni da una prova importante, va in ritiro, quindi, riduce le occasioni di distrazione, rivede i punti di debolezza, evita di acquisire informazioni completamente nuove, si preoccupa di mangiare sano, dormire a sufficienza e stare in compagnia di amici non ansiosi”