Mario Rusconi, presidente Anp Roma, in esclusiva ai nostri microfoni in vista della Maturità: “L’ansia non deve diventare angoscia”.
Il countdown per la Maturità è ormai avviato alla conclusione. Domani, mercoledì 19 giugno, alle 8:30 gli studenti si ritroveranno dietro i banchi per la classica e temuta prima prova.
Alla vigilia dell’inizio degli esami di Stato la nostra redazione ha contattato Mario Rusconi, presidente dell’Anp di Roma, per alcuni consigli agli studenti in vista della prova di italiano (e non solo).
Rusconi: “Ecco cosa ho consigliato ai miei studenti”
Preside Rusconi, Skuola.net ai nostri microfoni ha parlato di studenti in ansia per l’esame di maturità.
“L’ansia per la Maturità gli studenti in genere l’hanno sempre avuta. Però può anche essere produttiva e non paralizzante. Non deve diventare angoscia. Altra cosa da ricordare è che l’esame di maturità non si fa a giugno, ma completa un percorso di studio iniziato tempo prima“.
Mercoledì è il giorno della prima prova. Quali consigli può dare agli studenti?
“Ai miei studenti ho consigliato di non scrivere subito dopo l’arrivo delle sette proposte. I primi venti minuti devono passare per scegliere la trama. La mezz’ora successiva bisogna dedicarla a mettere sul foglio le idee che vengono in mente. Poi si deve iniziare a fare una scaletta. Quindi deve trascorrere come minimo un’ora prima di mettere mano alla penna e scrivere. Altra cosa che ho detto: non va utilizzato lo stampatello, ma una calligrafia comprensibile per i commissari. Infine, un’altra cosa importante: una volta fatta la prima copia, si deve correggere e solo dopo copiare in bella“.
Altra cosa: come si deve venire vestiti all’esame?
“Io ho detto di evitare bermuda, infradito, minigonne troppo striminzite, pantaloni a vita bassa e altra cose. Basta un jeans, una polo o una camicia. Non deve essere un vestito da spiaggia. Perché come dice la Maraini: la scuola è un luogo sacro e va trattata con molta delicatezza“.
Come è cambiato l’approccio del maturando all’esame da prima a dopo la pandemia?
“I cambiamenti non sono tanto derivanti dall’epidemia, ma dal fatto che le ultime generazioni sono abituate ai social e questi hanno diminuito l’attenzione dei giovani. Come ormai ben sappiamo, ci sono persone che attraverso i propri profili pubblicano post molto aggressivi e poi si scusano. Ormai tra i ragazzi c’è la tendenza a finire tutto in uno spazio molto limitato. Il che significa mancanza di approfondimento e capacità di riflessione“.
Quale consiglio possiamo dare agli studenti per la classica notte prima degli esami?
“Il consiglio è quello di rivolgersi a San Giuda Taddeo, il protettore delle cose impossibile. Soprattutto per quelli che non hanno studiato tutto l’anno“.