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Cardiologi: è allarme rosso sugli stupefacenti

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Alessandro Righi

Cardiologi seriamente preoccupati dai numeri evidenziati dalle ultime statistiche: con la cocaina aumenta fino al 23% il rischio infarto

Le droghe, anche quelle ritenute meno pericolose, rappresentano una seria minaccia per la salute cardiaca. Questo è l’allarme lanciato dai cardiologi della Fondazione per il Tuo cuore dell’Anmco, che evidenziano come l’uso di sostanze stupefacenti possa scatenare malattie cardiache sia in forma acuta che progressiva.

Un cardiologo -Ansa-Notizie.com

La raccomandazione è chiara: interrompere l’uso di queste sostanze prima che i danni diventino irreversibili e sottoporsi a controlli regolari. Domenico Gabrielli, presidente della Fondazione per il Tuo cuore e direttore della Cardiologia dell’Ospedale San Camillo di Roma, mette in guardia sui rischi associati all’uso di cocaina.

Il Fentanyl spaventa i cardiologi ma anche la cannabis non è innocua

Questa sostanza può incrementare del 23% il rischio di infarto miocardico nelle ore successive al suo consumo. Anche l’uso non medico della cannabis è stato collegato ad un aumento del rischio di patologie cardio e cerebrovascolari. Il Fentanyl, sebbene ampiamente utilizzato in medicina per le sue proprietà antidolorifiche, negli Stati Uniti rappresenta una grave emergenza sanitaria quando usato impropriamente.

Fentanyl -Ansa-Notizie.com

Contrariamente a quanto alcuni possano pensare, anche la cannabis può causare danni significativi al cuore. Gabrielli sottolinea come tutte le principali droghe abbiano un effetto cardiotossico e possano contribuire allo sviluppo di varie patologie cardiovascolari. Le sostanze stupefacenti possono danneggiare le coronarie e il muscolo cardiaco stesso, portando a condizioni potenzialmente letali se non adeguatamente trattate.

Francesco Ciccirillo, cardiologo responsabile dell’Ambulatorio Dahd presso l’Ospedale Vito Fazzi-Asl di Lecce, avverte che i danni cardiovascolari possono manifestarsi non solo nei consumatori abituali ma anche in quelli occasionali. È importante considerare le sostanze psicoattive come un fattore di rischio indipendente e aggiuntivo nelle valutazioni cliniche e nei programmi di prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Per una prevenzione efficace delle malattie cardiache legate all’uso di sostanze psicoattive è essenziale riconoscere i sintomi associati al loro consumo e cercare tempestivamente assistenza medica. Sintomi come il dolore toracico non devono essere ignorati poiché possono indicare gravi patologie acute.

Di sicuro l’uso sempre più consistente delle droghe, rimane un problema fondamentale ma per evitare che la cosa continuai ad espandersi a macchia d’olio, occorre aumentare la consapevolezza sugli effetti nocivi le stesse provocano sulla salute cardiovascolare. I professionisti sanitari insieme alle istituzioni sono chiamati ad intensificare gli sforzi nella prevenzione e nell’informazione riguardo ai seri rischi cardiaci associati all’utilizzo delle sostanze stupefacenti.

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Alessandro Righi