Un malato terminale sta per sottoporsi all’eutanasia, ma prima ha voluto confessare tutti i crimini degli ultimi venti anni
Un uomo di 73 sta per porre fine alle proprie sofferenze. Secondo quanto riportano alcuni siti australiani, all’inizio di quest’anno ha ottenuto il permesso di togliersi la vita per mezzo l’eutanasia. Prima di andarsene, però, ci ha tenuto a fare un particolare confessione. Kym Allen Parsons, infatti, è stato indagato per quasi venti anni per alcune rapine, riuscendo sempre a smentire il proprio coinvolgimento. Sono lo scorso anno è stato arrestato e dall’ottobre del 2023 si trova agli arresti domiciliari, dopo aver perso circa 7 chili in carcere a causa della malattia che lo ha colpito.
Nel corso di tutto questo tempo sono state raccolte numerose testimonianze sui suoi metodi bruschi e criminali. Molte di queste da mettere i brividi. Ci sono vittime che hanno parlato addirittura di terrore puro, altri rivelano di essere rimasti succubi di stati d’asia e depressione per settimane dopo averlo incontrato: “Una terrificante e traumatica esperienza” spiegano. Altri ancora soffrono di problemi di sonno, attacchi di panico, flashback, per non parlare di chi ha confessato di volersi togliere la vita dopo che si sono visti puntare una pistola sotto al naso. Una strategia della paura adottata per decenni da Parsons e che solo di recente ha portato alla sua effettiva condanna.
La rivelazione dell’uomo prima dell’eutanasia
Oggi, però, nella testa dell’uomo ci sono molti altri pensieri. Arrivato alla fine della corsa ha deciso di svelare tutti i suoi crimini. Giunto in tribunale, davanti alla corte, ha iniziato dicendo: “Vorrei scusarmi sinceramente per il trauma che ho causato a tutti voi“. Per poi continuare sottolineando che nessuno, neanche i suoi familiari e gli amici più stretti, erano a conoscenza di quello che avesse fatto in tutto questo tempo: “Avevo paura di confessare il mio passato e di distruggere l’immagine che tutti avevano di me”. Una lunga e sorprendente confessione arrivata a pochi giorni di distanza dal suo ultimo giorno.
La conclusione di questo intervento è arrivata con la spiegazione di questa scelta di aprirsi al mondo. Parsons ha rivelato di avere una speranza, ovvero che la sua ammissione possa aiutare le vittime delle sue rapine a superare quel trauma che da anni le perseguita dopo i fatti di cui si è reso protagonista, ovviamente, in negativo. Inoltre, ha promesso che tutta l’intera somma rubata, la quale dovrebbe ammontare a circa 220.000 euro totali. Alla fine di questo mese, dopo il precedente giudizio del giudice, verrà nuovamente condannato per quel che varrà.