Tumore alla prostata, non sottovalutare mai questo primo sintomo: potrebbe essere troppo tardi

Un sintomo poco comune può essere un campanello d’allarme fondamentale per il tumore alla prostata da non sottovalutare mai. 

Episodi comuni e non particolarmente gravosi vengono talvolta letti come innocui da parte di soggetti che non si insospettiscono per la comparsa di anomalie che giustificano in maniera superficiale. Eppure per qualunque condizione, patologia grave o meno che sia, la tempestività è tutto.

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Tumore alla prostata, il sintomo da non sottovalutare mai (notizie.com)

Del tumore alla prostata di parla tanto e c’è quindi adeguata prevenzione, tutti conoscono i sintomi noti e diffusi ma pochi invece hanno consapevolezza di quelli che sono silenti, quindi spesso confusi con altri fattori non certo gravi e per questo sottovalutati.

Tumore alla prostata: il sintomo da non sottovalutare mai

L’organo maschile ha le dimensioni di una noce e, tendenzialmente, nel tempo tende a ingrossarsi. Questo va a causare alcuni problemi di salute che si manifestano con particolare incidenza nella terza età. Posizionata di fronte al retto consente il rilascio del liquido seminale ed è quindi fondamentale durante l’età fertile.

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Quando andare dal medico per la prostata (notizie.com)

Molte patologie comuni a carico della prostata non hanno nulla a che fare con il tumore e sono ben più diffuse. Questo vuol dire che sintomi specifici in età avanzata non sono necessariamente manifestazioni concrete di un tumore. Ovviamente l’unico modo per avere una diagnosi certa e completa è rivolgersi ad uno specialista che possa valutare caso per caso. Le visite di controllo restano comunque l’unica arma preventiva adeguata, soprattutto dopo una certa età.

I campanelli d’allarme che il corpo invia, soprattutto nelle fasi iniziali di un tumore alla prostata sono leggeri, quindi vanno colti con attenzione. È in particolare la fascia tra i 50 e i 65 ad essere soggetta a rischio grave, sono eccezionali i casi al di sotto dei 40 anni di età. Sicuramente lo stile di vita, l’alimentazione, l’attività fisica sono fattori incidenti ma non unici e quindi bisogna sempre valutare anche la storia familiare e le condizioni personali.

Dapprima possono comparire sintomi come disturbi, anche legati alla vescica e quindi al tratto urinario. Anche se questi due organi sono differenti restano direttamente correlati. Se si manifesta dolore, perdite di sangue, sia nello sperma che nell’urina, sensazioni tipiche riconducibili alla cistite che tendono a non regredire, è tempo di valutare una visita immediata.

Spesso quando ci sono problemi di questo tipo che sono solitamente riferibili a una cistite e magari sono anche lievi e transitori, nessuno tende a immaginare che potrebbero essere significativi e addirittura direttamente connessi ad una patologia ben più seria, per questo motivo vengono sempre sottostimati.

I tumori a carico della ghiandola possono essere sia di tipo benigno che maligno, quindi non è detto che si tratti necessariamente di una neoplasia grave e, in molti casi, sono ben più frequenti le diagnosi di altri disturbi a carico della prostata.

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