Monsignor Viganò Accusato di Scisma: “Il Concilio un Cancro”

La Santa Sede convoca monsignor Carlo Maria Viganò, accusato di delitto di scisma. Il paragone a Lefebvre.

Monsignor Carlo Maria Viganò, figura controversa e critico accanito di Papa Francesco, è stato convocato dalla Santa Sede con l’accusa di delitto di scisma. L’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti, noto per le sue posizioni ultraconservatrici, ha paragonato la sua situazione a quella dell’arcivescovo Marcel Lefebvre. Fu famoso per aver rifiutato il Concilio Vaticano II.

Viganò convocato dalla Santa Sede
Viganò alle prese con le accuse mosse dal Vaticano Notizie.com fonte foto Ansa

 

Viganò non ha mai nascosto il suo disprezzo per il Concilio Vaticano II, definendolo un “cancro” all’interno della Chiesa Cattolica. Questo Concilio, che ha avuto luogo tra il 1962 e il 1965, è stato un momento di grande rinnovamento per la Chiesa. Vennero introdotte riforme significative nella liturgia e nel rapporto della Chiesa con il mondo moderno. Tuttavia, per Viganò e altri esponenti dell’ala tradizionalista, queste riforme rappresentano una deviazione dall’autentica dottrina cattolica.

Monsignor Viganò: la notizia era attesa da tempo

Notificata dall’ex Santo Uffizio la notizia. Monsignor Viganò, alla macchia da anni, è diventato un personaggio centrale tra i critici del pontificato di Papa Francesco. Tra le sue accuse più feroci ci sono le posizioni del Papa su temi come l’inclusione delle persone LGBTQ+, la protezione ambientale, l’accoglienza dei migranti e la promozione dei vaccini.

L'intervento della Santa Sede
Viganò: è accusato di ‘delitto di scisma’. Lui: “Io come Lefebvre” Notizie.com fonte foto Ansa

 

Emblematica la posizione di Viganò per il quale il paragone con l’arcivescovo Marcel Lefebvre è diretto. Il Papa lo scomunicò nel 1988 per aver consacrato vescovi senza il permesso del Papa. Lefebvre è una figura simbolo per coloro che si oppongono alle riforme del Concilio Vaticano II, e Viganò sembra voler seguire le sue orme, contestando apertamente l’autorità del Papa e le direttive del Concilio.

L’accusa di delitto di scisma è una delle più gravi che possano essere mosse a un membro del clero. Queste implicano una rottura formale con l’unità della Chiesa. La reazione della Santa Sede e le eventuali conseguenze per Viganò sono ancora da definire, ma questo episodio evidenzia le tensioni profonde e persistenti all’interno della Chiesa Cattolica contemporanea.

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