Messa alle spalle la prima prova, gli studenti questa mattina si sono ritrovati in classe per il secondo scritto. Fari puntati su Classico e Scientifico.
Ultimo giorno di scritti per i maturandi. Dopo aver rotto il ghiaccio con la prima prova, gli studenti questa mattina sono ritornato dietro ai banchi per il secondo ostacolo da superare prima degli orali. Forse lo spauracchio più grande considerando che varia da indirizzo ad indirizzo.
Al Classico, come si sapeva ormai da tempo, era il turno di una versione di greco mentre allo Scientifico la classica prova di matematica con il timore di funzioni derivanti da un problema reale.
Se ieri le proposte erano molto simili a quelle immaginate alla vigilia, gli studenti del Classico anche oggi hanno potuto tirare un grande sospiro di sollievo. Il grande timore era quello di un autore sconosciuto, ma alla fine è uscito Platone. Autore studiato durante il percorso scolastico e che ritorna a distanza di 14 anni in una prova di esame (l’ultima volta era il 2010). Il testo è tratto dall’opera Minosse o della legge, un dialogo in cui si indagano i rapporti tra legge giustizia e politica.
Allo scientifico ritorna lo studio di una funzione che fa riferimento ad un caso pratico. Ma in aiuto degli studenti si è deciso di non entrare nello specifico dello svolgimento pratico. Da sottolineare che la prima proposta, invece, è una funzione di impostazione classifica. Poi spazio ai soliti 8 quesiti che vertono su analisi matematica, calcolo delle probabilità e geometria piana. Presente un riferimento allo scrittore Gadda per la descrizione minuziosa delle mattonelle a forma esagonale.
Per Scienze Umane gli studenti si sono ritrovati ad affrontare l’interazione attiva nell’ambiente educativo attraverso il confronto tra la scuola della Montessori e quella di Dewey. Negli istituti professionali spazio ai quesiti sulla manutenzione di un’officina di vernici mentre per Economia Aziendale il caso di una tipica PMI italiana.