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Tecnologia

TikTok, il social sotto accusa: non protegge la privacy dei bambini

Published by
Zarina Chiarenza

TikTok, il social tra i più famosi ed utilizzati, è stato accusato di violazioni riguardo la privacy dei minori. Cosa è successo. 

In un’epoca in cui i social media giocano un ruolo sempre più preponderante nella vita quotidiana delle persone, le questioni legate alla privacy e alla sicurezza dei dati degli utenti assumono un’importanza cruciale.

TikTok, il social sotto accusa per questioni di privacy (Foto ansa) notizie.com

Recentemente, TikTok, una delle piattaforme di condivisione video più popolari al mondo, si è trovata al centro di una controversia negli Stati Uniti. La Federal Trade Commission (Ftc) ha infatti mosso pesanti accuse nei confronti dell’app e della sua società madre cinese ByteDance.

Secondo quanto riportato dalla Ftc, TikTok non sarebbe in grado di garantire adeguatamente la protezione della privacy dei bambini che utilizzano l’applicazione. L’agenzia federale americana ha dichiarato di avere “motivo di credere” che sia TikTok sia ByteDance stiano “violando o stiano per violare” il Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA), una normativa statunitense volta a tutelare i dati personali dei minori online.

La risposta di TikTok

Di fronte a tali accuse, TikTok non è rimasta in silenzio. La piattaforma ha espresso delusione per l’approccio litigioso adottato dalla Ftc, sostenendo che avrebbe preferito lavorare insieme all’agenzia per trovare una soluzione ragionevole alle preoccupazioni sollevate. Inoltre, l’app ha sottolineato come le accuse mosse si riferiscano a eventi passati e abbia ricordato il caso del 2019 quando pagò 5,7 milioni di dollari per risolvere le accuse simili rivolte contro Musical.ly (poi acquisita e integrata in TikTok) relative alla raccolta non autorizzata di dati personali dei bambini sotto i 13 anni.

TikTok, la risposta dell’azienda all’accusa – notizie.com

Il Children’s Online Privacy Protection Act rappresenta uno degli strumenti legislativi più importanti negli Stati Uniti per quanto riguarda la protezione online dei minori. Questa legge impone specifiche restrizioni ai gestori di siti web e servizi online diretti ai bambini sotto i 13 anni o che raccolgono informazioni da questi ultimi. Tra le varie disposizioni, richiede il consenso esplicito dei genitori prima della raccolta o dell’utilizzo delle informazioni personali dei loro figli.

La denuncia presentata dalla Ftc contro TikTok apre nuovi scenari nel dibattito sulla sicurezza digitale e sulla protezione della privacy online dei minori. Se da un lato evidenzia la crescente attenzione delle autorità verso le pratiche adottate dai giganti del tech riguardo ai dati sensibili degli utenti più giovani, dall’altro pone interrogativi sulle misure effettivamente efficaci per garantire tale protezione in un ambiente digitale sempre più pervasivo e complesso.

Il contenzioso tra la Ftc e Tiktok procederà attraverso le vie legali statunitensi, resta fondamentale comunque riflettere sul ruolo che tutti gli attori coinvolti – dalle aziende tecnologiche alle autorità regolatorie fino agli utenti finali – devono assumere nella tutela della privacy online soprattutto quando sono coinvoltiti i soggetti più vulnerabili come i bambini.

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Zarina Chiarenza