In vista delle prossime Olimpiadi che si svolgeranno in quel di Parigi, è allarme rosso per gli atleti: sono ‘troppi i rischi per la loro’
Le Olimpiadi di Parigi si avvicinano, ma con esse cresce anche la preoccupazione per le condizioni climatiche estreme che potrebbero mettere a serio rischio la salute degli atleti.
Un gruppo di 11 campioni olimpici, insieme a scienziati del clima e fisiologi del calore, ha lanciato un allarme sulle potenziali minacce rappresentate dalle alte temperature durante i Giochi previsti a luglio e agosto.
Secondo il rapporto ‘Rings of Fire’, le alte temperature possono avere effetti devastanti sulla performance e sul benessere degli sportivi. Dall’interruzione del sonno ai cambiamenti dell’ultimo minuto negli orari degli eventi, fino ad arrivare a gravi problemi di salute come lo stress da calore e lesioni.
Lord Sebastian Coe, presidente di World Athletics e quattro volte medaglia olimpica, sottolinea come il cambiamento climatico debba essere considerato una minaccia esistenziale per lo sport.
I Giochi di Tokyo hanno già dato un assaggio delle difficoltà che gli atleti possono incontrare in condizioni climatiche estreme. Con temperature che hanno superato i 34 gradi Celsius e un’umidità vicina al 70%, molti concorrenti hanno affrontato seri rischi per la loro salute. Gli esperti avvertono che i Giochi di Parigi potrebbero superare questi record, aggravando ulteriormente i rischi.
Il rapporto propone cinque raccomandazioni chiave rivolte alle autorità sportive: programmare gli eventi in modo da evitare il picco delle temperature più elevate; migliorare i piani di reidratazione e raffreddamento per proteggere atleti e tifosi; dare agli atleti l’opportunità di esprimersi sui cambiamenti climatici; incrementare la collaborazione tra entità sportive ed atleti nelle campagne ambientali; rivalutare le sponsorizzazioni legate ai combustibili fossili nello sport.
Atleti come Yusuke Suzuki (campionato mondiale 2019) e Pragnya Mohan (la più grande triatleta della storia indiana) condividono esperienze personalmente devastanti legate al caldo estremo. Suzuki racconta come il colpo di calore abbia compromesso non solo le sue prestazioni ma anche il suo benessere fisico e mentale durante le Olimpiadi di Tokyo. Mohan evidenzia l’impossibilità ormai cronica di allenarsi nel suo Paese a causa delle elevate temperature.
Il rapporto si conclude con un appello alla comunità sportiva internazionale affinché prenda seriamente in considerazione queste preoccupazioni. È fondamentale ascoltare le voci degli atleti ed implementare le raccomandazioni proposte per garantire non solo la sicurezza ma anche il benessere dei concorrenti nell’imminente sfida olimpica parigina.