A Notizie.com l’ex campione di Juventus e Fiorentina, ma anche della nazionale italiana parla della gara persa contro gli spagnoli: “Già ci sono le critiche e sono ingiuste…”
Tante critiche alla prima sconfitta. Alcune davvero pesanti contro l’Italia e contro Spalletti. Una debacle secondo tanti quella con la Spagna e poco importa che sia finita solo 1-0, il passivo poteva essere ancora maggiore, ma è la prestazione che è stata insufficiente, anche perché l’Italia ha creato davvero poco e non è mai stata pericolosa, se non nel finale. Ed è da qui che bisogna ripartire secondo l’ex campione di Juventus e Fiorentina, ma anche ex giocatore della nazionale come Angelo Di Livio che a Notizie.com spiega il suo pensiero: “Abbiamo giocato male, ci sono stati superiori, è innegabile e abbiamo preso una bella batosta, ma è una batosta che ci servirà a mio modo di vedere perché succede sempre così, non tutte le sconfitte devono essere prese in malo modo, o meglio anche dagli stop imprevisti si può trarre qualcosa di positivo per ripartire”.
Per Angelo Di Livio non è il caso di fare drammi, insomma, nonostante sia stata una sconfitta bruciante quella subita con la Spagna, ma anzi si deve andare avanti e non mollare di un centimetro: “Sono stati più bravi, non c’è dubbio, ma è altrettanto vero che gli spagnoli hanno cominciato un percorso molto prima di noi, Spalletti ha intrapreso una strada da poco tempo, quindi ci può stare anche perché c’è da lavorare e capire ancora meglio, io resto fiducioso”.
Riprende Angelo Di Livio su Italia-Spagna e sul fatto che dopo la sconfitta sono piovute sentenze e situazioni che hanno lasciato di stucco lo stesso ex giocatore e siccome anche lui ha fatto parte della nazionale e sa bene quanto possono essere devastanti alcune situazioni, spiega a Notizie.com: “Abbiamo perso ed è stata una batosta, ma tante critiche sono arrivate le reputo ingiuste. C’è da dire che il nostro campionato dà questo e i ragazzi che sono scesi in campo sono i migliori calciatori che abbiamo in questo momento. Ribadisco che la sconfitta è meritatissima, loro sono stati più bravi, ma si riparte da dove si è finito, ovvero con quelle azioni nel finale, anche perché, come sempre, da cosa può rinascere cosa. Fiducia”