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Calciomercato al via, D’Amico: “I colpi top ok, ma ci vuole coraggio sui giovani…”

Published by
Daniele Magliocchetti

A Notizie.com uno dei procuratori più importanti spiega la sua visione su quello che sarà e che dovrebbe essere: “Dopo Italia-Spagna come si fa non sradicare tutto e cercare nuovi talenti…”

Che mercato sarà? Il solito o meglio Juve, Inter, Milan, Napoli, Roma e via così, chi più chi meno, farà i colpi che dovrà fare, con qualcuna di loro che sarà costretto a farne di più perché deve rilanciarsi, ma sarà sempre un mercato all’insegna del virtuosismo, ancora di più rispetto all’anno scorso e a due anni fa….“. E’ il parere di uno dei procuratori più noti del calcio italiano Andrea D’Amico che a Notizie.com ha cercato di fare una panoramica generale su quanto sta accadendo e quanto accadrà nelle prossime settimane. Parte già con un punto fermo che era il decreto crescita, anche perché D’Amico è uno di quei procuratori che cerca di lavorare maggiormente con i giocatori del nostro paese, ma anche per una questione di rilancio. “A voi sembra giusto che un calciatore straniero potesse avere dei vantaggi fiscali e un italiano o un giovane no? A me sembrava un’ingiustizia e hanno fatto bene a toglierla, capisco le società ma ci sono cose che si possono fare altre che non si possono più accettare…“, le parole di D’Amico.

L’attaccante dell’Italia Scamacca durante la sfida con l’Albania (Ansa Notizie.com)

 

Per D’Amico non esistono mezze misure e prova ancora una volta a puntare i piedi per far capire quanto sia importante avere coraggio nelle scelte e profondità anche e soprattutto nelle vedute e ribadisce: “Avendo visto Italia-Spagna e avendo visto la differenza non tanto nel gioco, ma tra i giocatori, ma perché secondo voi noi a calcio non ci sappiamo giocare? I ragazzi che crescono nei nostri vivai non possono essere altrettanto bravi? Certo che lo possono essere, ma vanno fatti giocare, ci vuole coraggio, invece ci mettiamo a fare difficoltà e a stopparli quando devono e possono spiccare il volo….”.

“Nel settore giovanile azzurro dettiamo legge o quasi, poi che succede? Chiedetelo alle società…”

Il momento in cui l’Inter ha alzato il trofeo dello scudetto (Ansa Notizie.com)

 

La riflessione di Andrea D’Amico è reale e allo stesso tempo amara, col mercato alle porte: “Non credo che cambierà tanto, ma è un peccato vedere così tanti bravi talenti che si perdono perché non giocano e non trovano spazio, non avete idea di quanti ce ne sono che possono essere determinanti e diventare importanti, ma non vengono seguiti e si perdono“.

Le scelte da fare non sono facili, ma per D’Amico la risposta è una sola e andrebbe rivolta ad altre situazioni e a Notizie.com spiega: “Chiedete alle società il motivo per cui i giovani ad un certo punto si fermano, magari non tutti ma la maggior parte sì, qualcuno potrebbe giocare serenamente in serie A ma bisogna andare a farsi le ossa, si dice, la verità e che a volte sono quasi un peso e vengono inseriti in contropartite o mandati in squadre dove crescono poco o vengono utilizzati male. E’ una questione di cultura e programmazione, altri paesi osano, noi aspettiamo e non facciamo niente…”

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Daniele Magliocchetti