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Tecnologia

Svolta nel campo della dipendenza da social: arrivano gli avvisi sui rischi

Published by
Alessandro Righi

I Social Media fanno ormai parte delle nostre abitudini giornaliere, ma quanto incide il loro uso continuo sulla nostra salute mentale?

In un’epoca in cui i social media sono diventati parte integrante della vita quotidiana di miliardi di persone in tutto il mondo, crescono le preoccupazioni riguardo ai loro effetti sulla salute mentale, soprattutto tra i più giovani. Vivek H. Murthy, Surgeon General degli Stati Uniti e massima autorità di sanità pubblica del paese, ha lanciato un appello attraverso le colonne del New York Times, sottolineando la necessità di adottare misure preventive simili a quelle impiegate contro il fumo per contrastare i rischi associati all’uso dei social media.

Social Media -Ansa- Notizie.com

Social network, arrivano gli avvisi sui rischi mentali: l’iniziativa fa discutere

Murthy propone l’introduzione obbligatoria di avvisi che mettano in guardia contro i potenziali danni alla salute mentale causati dall’utilizzo dei social network. Questa iniziativa mira a sensibilizzare genitori e adolescenti sull’assenza di prove che attestino la sicurezza dei social media. Il paragone con le etichette d’avviso sulle confezioni di sigarette non è casuale: studi hanno dimostrato l’efficacia di tali avvertenze nel modificare comportamenti dannosi per la salute.

Avvisi sui social media -Ansa- Notizie.com

Oltre agli avvisi sui rischi mentali, Murthy suggerisce ulteriori misure per tutelare soprattutto bambini e adolescenti dall’esposizione nociva ai social network. Tra queste vi è la limitazione della raccolta dati sensibili da parte delle piattaforme digitali e la restrizione dell’uso di funzionalità progettate per incrementare l’engagement degli utenti – come notifiche push incessanti, autoplay e infinite scroll – che possono facilmente sfociare in una vera e propria dipendenza.

Un altro aspetto cruciale della proposta riguarda l’impegno delle compagnie tecnologiche nella realizzazione di studi indipendenti sugli effetti dei social sulla salute mentale degli utenti. Queste ricerche dovrebbero essere rese pubbliche affinché possano essere soggette a controlli esterni sulla sicurezza dei prodotti offerti dai giganti del tech. La trasparenza diventa quindi un elemento chiave nella strategia complessiva volta a mitigare gli impatti negativivi dei social network sulla società.

L’appello lanciato da Vivek H. Murthy rappresenta un importante passo verso una maggiore consapevolezza dei rischi associati all’utilizzo indiscriminato dei social media. Collaborando con il Congresso americano, si punta alla creazione di un quadro normativo più stringente che possa efficacemente proteggere soprattutto le fasce più vulnerabili della popolazione. La sfida sarà quella di bilanciare le esigenze della libertà digitale con quelle della sicurezza online, garantendo al contempo che il progresso tecnologico non vada a discapito del benessere individuale e collettivo.

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Alessandro Righi