La grande barriera corallina in Australia è a rischio imminente. A lanciare l’allarme l’Unesco, che esorta il governo a fare di più
La Grande Barriera Corallina, uno degli ecosistemi più straordinari e preziosi del pianeta, si trova di fronte a una minaccia crescente che mette in pericolo la sua sopravvivenza. Nonostante gli sforzi compiuti finora dal governo australiano per proteggere questo patrimonio mondiale dell’umanità, l’Unesco sollecita azioni più decise e ambiziose contro i cambiamenti climatici.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (Unesco) ha recentemente espresso profonda preoccupazione per lo stato di salute della Grande Barriera Corallina. Sebbene non sia stata ancora inserita nell’elenco dei siti Patrimonio dell’Umanità in pericolo, l’allarme lanciato dall’organizzazione internazionale è chiaro: il governo australiano deve intensificare i suoi sforzi nella lotta contro il riscaldamento globale. In particolare, l’Unesco ha chiesto all’Australia di fissare obiettivi climatici più ambiziosi e di presentare un rapporto dettagliato sulle azioni intraprese entro il 2025.
Negli ultimi anni, la Grande Barriera Corallina ha subito cinque significativi eventi di sbiancamento dei coralli causati da un aumento delle temperature marine. Questo fenomeno si verifica quando i coralli espellono le alghe simbiotiche che vivono nei loro tessuti sotto stress termico estremo. Senza queste alghe, i coralli perdono colore e muoiono perché incapaci di nutrirsi adeguatamente. L’estate del 2023/24 ha visto uno degli eventi di sbiancamento più gravi mai registrati nella storia della barriera.
La Grande Barriera Corallina non è solo un capolavoro naturale in termini di biodiversità, è anche una delle destinazioni turistiche più amate al mondo. Ospitando circa 400 tipologie diverse di coralli, oltre 1.500 specie di pesci e circa 4.000 varietà di molluschi, rappresenta un habitat insostituibile sia per le specie marine che vi abitano sia per gli esseri umani che ne traggono sostentamento attraverso il turismo. Ogni anno attira circa due milioni di visitatori desiderosi di esplorarne le meraviglie attraverso snorkeling e immersioni subacquee.
Il cambiamento climatico rappresenta la principale minaccia alla sopravvivenza della Grande Barriera Corallina. Gli eventi estremi come lo sbiancamento dei coralli sono direttamente collegati all’aumento delle temperature globali causate dalle attività umane. Per questo motivo, l’appello dell’Unesco al governo australiano mira ad accelerare la transizione verso fonti energetiche rinnovabili ed eco-sostenibili come parte integrante della strategia globale per combattere il riscaldamento globale.
Nonostante gli sforzi portati avanti fino ad ora abbiano portato alcuni progressivi miglioramenti nella tutela della Grande Barriera Corallina, è evidente che molto resta ancora da fare. La richiesta dell’Unesco affinché vengano stabilite politiche ambientali più stringenti riflette l’urgenza con cui è necessario agire per preservare questo tesoro naturale affinché possa continuare ad ammaliare le future generazioni con la sua incomparabile bellezza.