Un turista, partito per un’escursione, è stato ritrovato morto dopo giorni a causa del caldo tremendo che sta colpendo la nazione
Ancora una volta il territorio greco si rivela fatale in questi mesi. L’ultima vittima è un uomo di 67 anni che si era allontanato dai propri conoscenti per andare a fare un’escursione lungo l’isola di Creta. Partito dal villaggio di Omalos, sull’altopiano, secondo quanto riporta il canale di notizie locale ERT, doveva raggiungere come destinazione finale la località di pescatori di Sougia, a più di trenta chilometri di distanza. Qualcosa durante il tragitto, però, è andato storto e l’uomo non è più tornato a casa. La denuncia per la sua scomparsa è arrivata la scorsa domenica, quando alla moglie è arrivata una chiamata dell’uomo che le comunicava di non sentirsi molto bene.
La sua prolungata assenza ha alimentato i sospetti della donna che si è recata alla centrale di polizia più vicina. I primi a muoversi sono stati i servizi di emergenza che hanno provato a localizzare, facendo affidamento sulla precedente chiamata, la zona in cui si trovava il disperso. Quando sono arrivati sul posto, però, si sono resi conto che dopo aver telefonato, l’uomo si era spostato e non si trovava più lì. A quel punto sono partiti anche i soccorritori che hanno perquisito l’area circostante per tutta la notte.
Le indagini sono andate avanti per molto tempo, fino a quando nelle scorse ore non è emersa la tragica notizia. Il corpo dell’uomo è stato ritrovato all’alba in una gola a Tripiti. Vista la difficoltà ad accedervi, sono stati costretti a trasportarlo via a piedi, per metterlo solo dopo su un elicottero. Le autorità ritengono che si sia perso, sbagliando strada dopo aver percorso una decina di chilometri dal suo punto di partenza. Si tratta, come già anticipato, dell’ennesima vittima di una lunga serie ritrovate in Grecia nelle ultime settimane. La maggior parte di queste persone hanno tutte una cosa in comune: erano partite con temperature molto elevate e avevano camminato attraverso aree rocciose.
Molte isole greche, infatti, sono frequentate dagli escursionisti proprio in questa fase iniziale della stagione, solitamente non così calda. Quest’anno, però, il territorio greco è stato colpito da un’ondata che non si era mai vista in tutta la storia. In diverse regioni sono state registrate temperature superiori ai 40 gradi. I servizi sanitari greci hanno messo in guardia dal caldo all’inizio di giugno consigliando tutti di restare in casa durante le ore più calde della giornata. Un invito che, però, non tutti hanno preso sul serio.