La pulizia della lavastoviglie, se eseguita correttamente, consente di dire addio per sempre all’idraulico e risolvere molteplici condizioni.
Quando si parla di pulizia e igiene di apparati ed elettrodomestici molti pensano alla questione propriamente legata alla salute e quindi alla necessità di una condizione ottimale per evitare la formazione di batteri e germi. Questo sicuramente è un passaggio importante ma non è l’unico.
Soprattutto nel caso della lavastoviglie infatti bisogna considerare che i problemi tecnici, in molti casi, derivano da calcare incostrato, residui alimentari che compromettono i filtri, utilizzo errato di saponi che si accumulano e generano muffa. Tutte condizioni che sicuramente si possono trattare diversamente e adeguatamente senza per questo spendere un capitale.
Il problema è che, nella maggior parte dei casi, si aspetta che si verifichi il danno per poi individuare la possibile soluzione quando, con una pulizia idonea, alla fine si ottiene non solo un mantenimento eccellente del prodotto ma anche un risparmio diretto sui costi in bolletta e quindi l’allungamento della vita dello stesso.
Quando la lavastoviglie inizia ad avere problemi ci sono alcune manifestazioni da considerare: inizia a non pulire correttamente, si trovano residui alimentari o tracce di sapone, ci sono strani rumori durante le fasi di lavaggio, la parte interna ha un cattivo odore.
Il primo consiglio è quello di adottare del limone, questo può aiutare moltissimo grazie alle sue proprietà antibatteriche e antisettiche che sono eccellenti e prive di rischi conseguenti. Metterlo all’interno ma senza semi ed eseguire un lavaggio bollente a vuoto.
Il secondo prodotto valido è l’acido citrico, basta inserire un bicchiere con circa 150 grammi direttamente su un ripiano e poi fare una pulizia diretta e sempre ad elevata temperatura. Anche l’aceto bianco aggiuntivo aiuta e quindi si può impiegare o da solo o in combinazione con i primi due. Questi non solo rimuovono ogni traccia di grasso ma vanno a igienizzare, disinfettare e deodorare lo spazio.
Resta sempre valido il bicarbonato di sodio che è forse il maggior prodotto pulente utilizzato ad oggi quando si pensa ai trucchi della nonna. Anche in questo caso si può impiegare per sbiancare e disinfettare, molto adatto per le tubature che tendono a generare della muffa.
La cosa importante però è fare sempre manutenzione, non è sufficiente correre ai ripari o comunque pulirla solo una volta l’anno, almeno ogni tre mesi va fatta questa procedura. Da considerare poi con attenzione l’inserimento di prodotti appositi durante il lavaggio per sgrassare bene e soprattutto il posizionamento accurato delle stoviglie che non devono avere residui alimentari all’interno.