“Gravissima inchiesta, Donzelli non riesce a pronunciare la parola fascismo. Mi auguro di vedere i nomi espulsi stamattina, non domani. Veramente molto imbarazzante, neanche noi pensavamo che Gioventù Nazionale fosse come Casapound”. Così Francesco Boccia, senatore Pd, dopo la diffusione della seconda parte del reportage del quotidiano on line
La destra contro la sinistra, la destra giovanile di Fratelli d’Italia è infatti finita nell’occhio del ciclone di media e opinione pubblica. Tutto è accaduto dopo la pubblicazione della prima parte della video inchiesta, di Fanpage, quando diversi ex militanti di Gioventù Nazionale si sono messi in contatto con Backstair, l’unità investigativa della testata giornalistica on line.
Nella seconda puntata su Gioventù Meloniana, Fanpage ha dunque mostrato cosa penserebbero alcuni militanti, tra i più in vista del movimento giovanile del partito. “Insulti antisemiti, odio razziale e omofobia, sono questi gli aspetti più oscuri che emergono nella seconda puntata dell’inchiesta condotta da Backstair, l’unità investigativa di Fanpage.it, sulla giovanile di partito di Fratelli d’Italia. Protagonisti sono sempre i militanti più in vista di Gioventù nazionale, che negli anni hanno collaborato, o collaborano ancora, con i massimi dirigenti di Fratelli d’Italia: come il sottosegretario alla salute Marcello Gemmato, la deputata Ylenja Lucaselli, e l’onorevole Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia”.
Così si legge sul quotidiano, in merito al reportage. Inevitabili allora le prese di distanza, le fughe dalle domande dei giornalisti parlamentari e gli attacchi delle opposizioni. “Ribadiamo: nessuno spazio in Fratelli d’Italia per razzisti, estremisti e antisemiti. Sono inaccettabili, nonostante le modalità con cui sono state carpite e divulgate, le frasi che si sentono in filmati diffusi oggi che riprendono militanti del nostro partito usare un linguaggio incompatibile con i valori di riferimento del nostro movimento politico. Solidarietà alla senatrice Ester Mieli per gli insulti che le vengono rivolti. Fratelli d’Italia interverrà con grande fermezza nei confronti dei responsabili”. Lo affermava in una nota nella tarda serata di ieri il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli. Questa mattina allora dalle parti di Montecitorio è scattata la “caccia” alla dichiarazione dei parlamentari di maggioranza, in particolare quelli di Fratelli d’Italia. Augusta Montaruli, deputata del partito della premier Giorgia Meloni, preferisce “evitare” il pressing della stampa, mentre dalle opposizioni piovono una serie di note e parole di attacco.
“Solo qualche fa giorno il presidente nazionale del movimento giovanile di FdI affermava pubblicamente e in modo perentorio che la loro è una realtà sana che non c’entra nulla con nazismo, antisemitismo e razzismo, e aggiungeva che la loro è una realtà che non ha nulla ha che fare con quella dipinta in un servizio tv di pochi minuti, confezionato con solo scopo di infangare utilizzando atteggiamenti isolati di minorenni e ventenni. Alla luce della nuova parte di inchiesta di Fanpage, è evidente che siamo di fronte ad affermazioni non veritiere e surreali. È evidente invece che la paccottiglia fascista, l’ammirazione per il nazismo, la sottocultura razzista e antisemita è ben radicata fra i suoi militanti e dirigenti dell’organizzazione giovanile, che hanno addirittura ruoli di collaborazione istituzionali con rappresentanti nelle Istituzioni. Una situazione inaccettabile”. Ad affermarlo Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra, che poi prosegue, “Ora Fratelli d’Italia non ha più alcuna giustificazione: faccia pulizia al suo interno, allontani per sempre i nipotini di Mussolini e del nazismo dalle sue fila e quei dirigenti che li tollerano, recida ogni rapporto con quel mondo”.
Da Avs al Movimento 5 Stelle che si esprime anche attraverso le dichiarazioni del suo capogruppo alla Camera Francesco Silvestri, “Il silenzio di Giorgia Meloni sui giovani di FdI che trasudano antisemitismo e fascismo dice chiaramente che sapeva. D’altronde come poteva non accorgersene? E come possiamo pensare che cacci questi personaggi quando lei stessa non fa che parlare da anni alla pancia del peggio del Paese?”. La mette giù dura anche Francesco Boccia, presidente dei senatori del Partito Democratico. Boccia intercettato anche dai nostri microfoni, si è così espresso: “Gravissima inchiesta, Donzelli non riesce a pronunciare la parola fascismo. Mi auguro di vedere i nomi espulsi stamattina, non domani. Veramente molto imbarazzante, neanche noi pensavamo che Gioventù Nazionale fosse come Casapound”.