Inchiesta Fanpage, dimissioni dopo il reportage. Foti: “Da noi chi sbaglia paga”

“State tranquilli, in Fdi chi sbaglia paga. C’è qualcun altro che non dice nulla partecipando a cortei da deputato dove si bruciano le bandiere di Israele”, così Tommaso Foti, dopo la seconda parte dell’inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale

“Penso che si debba verificare l’accaduto. Ritengo che anche in colloqui privati, che violano ogni privacy, non si debba cadere in affermazioni prive di logica e di senso. Ci sono state anche delle prese d’atto da parte dei responsabili, visto che una delle dirigenti si è dimessa”.

Il deputato
Il capogruppo alla Camera di FdI Tommaso Foti (Ansa Notizie.com)

Commenta così  il capogruppo Fdi alla Camera, Tommaso Foti, a margine di una conferenza stampa a Montecitorio, la seconda parte dell’inchiesta di Fanpage che ha portato alle dimissioni di Flaminia Pace dal Consiglio nazionale dei giovani di Fdi. “Dimissioni solo dal Consiglio e non da Fdi? Ha lasciato il suo incarico dall’organo istituzionale che penso fosse il più importante tra i ruoli ricoperti. Dopodichè, state tranquilli, in Fdi chi sbaglia paga. C’è qualcun altro che non dice nulla partecipando a cortei da deputato dove si bruciano le bandiere di Israele”, ha poi concluso Foti,  che aveva  anche ribadito come nel partito guidato dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, non ci sia spazio per chi ha posizioni antisemite.

Inchiesta Fanpage, Foti: “Da Noi chi sbaglia paga”. Barelli: “Gli scemi non hanno partiti”

Insomma il day after della puntata numero due del reportage di Fanpage, tra le fila del partito che guida il governo del Paese, si fa il pieno  di tensioni e veleni. Le tensioni di chi deve in qualche modo giustificare ma anche condannare e prendere decisioni, i veleni di chi (fronte opposizioni) coglie motivatamente l’occasione per cavalcare l’onda e bersagliare l’avversario politico. In sintesi la destra, in questo caso la giovanile di Fratelli d’Italia, contro la sinistra. Un classico che non scompare mai e che purtroppo resta sempre di attualista. “Gli scemi non hanno partito, restano scemi”, prova a semplificare così il capogruppo alla Camera di Forza Italia Paolo Barelli, davanti ai cronisti che gli chiedevano se provasse imbarazzo per “quelle espressioni” venute fuori da giovani militanti di un partito alleato di coalizione. E mentre proprio le opposizioni chiedono a gran voce l’espulsione chi chi è manifestamente antisemita e fascista, ecco che che le notizie corrono veloci sulle agenzie di stampa.

Come nel caso delle dimissioni, a cui Foti faceva riferimento, di Elisa Segnini Bocchia di San Lorenzo, la caposegreteria della deputata Ylenja Lucaselli, finita anche lei coinvolta nell’inchiesta l’inchiesta  su Gioventù Nazionale, “Elisa ha preso atto” della vicenda che la vede coinvolta “e in attesa di verifica – hanno spiegato  fonti di Fdi all’Adnkronos- si è dimessa dal ruolo di caposegreteria” della parlamentare di Fratelli d’Italia. E in attesa di verifica anche la comunità ebraica della Capitale aveva espresso la propria posizione di intransigenza ,“La Comunità Ebraica di Roma condanna le immagini vergognose di razzismo e antisemitismo emerse dall’inchiesta di Fanpage ed esprime solidarietà alla senatrice Ester Mieli, vittima di offese intollerabili. Chiediamo che vengano presi provvedimenti adeguati, anche da Fdi come ha annunciato. È imperativo che la società e le istituzioni reagiscano con forza contro ogni forma di odio e discriminazione”. A dirlo il presidente  Victor Fadlun.

Inchiesta Fanpage: La Russa condanna, Mollicone “Sbagliato criminalizzare Gioventù Nazionale”

Il presidente
Il presidente della Commissione Cultura della Camera Mollicone

 

Parole di condanna sono arrivate anche dalla seconda carica dello Stato, il Presidente del Sento Ignazio La Russa La mia più sincera e affettuosa solidarietà alla senatrice e amica Ester Mieli, vittima di frasi inaccettabili da parte di alcuni militanti di Gioventù nazionale. Frasi che vanno contro i valori del nostro partito, fermamente radicati nei principi della democrazia, della libertà e del rispetto della dignità umana. Esprimo totale e ferma condanna verso ogni forma di razzismo e antisemitismo che sono da sempre agli antipodi dei valori a cui ho ispirato il mio impegno politico”. Ma in Fratelli d’Italia ogni parlamentare ha agito, almeno nelle dichiarazioni, nel solco della durezza e presa di distanza rispetto alle parole pronunciate da alcuni giovani esponenti della militanza giovanile del partito?

Federico Mollicone, deputato di FdI invita infatti a non criminalizzare Gioventù Nazionale, “Perchè chi lo fa sbaglia”

Impostazioni privacy