Paragone al veleno: “Repubblica fuori dal mondo”. E sulla Salis….

Il giornalista a Notizie.com spiega il suo punto di vista su quanto sta accadendo attorno all’europarlamentare e a un sistema di comunicazione che va in un’unica direzione

C’è una cosa che si chiama democrazia, ma per gente come Repubblica e il mondo di cui fa parte, la democrazia è un concetto particolare: si parla di paura del fascismo, del nazismo perchè è l’unico argomento che è in grado di garantire un cassettato. Se non scrivono qualcosa sul fascismo, non sanno di cosa parlare”. Il giornalista e politico Gianluigi Paragone si sfoga a Notizie.com e lancia un allarme sul quale pochi si concentrano anche perché l’obiettivo è “la paura che la destra cattiva avanzi” e lo si “propaga a tutti e a tutto“.

L'eletta
Ilaria Salis l’europarlamentare di Alleanza verdi Sinistra (Ansa Notizie.com)

 

Per Paragone alcuni quotidiani tendono a demonizzare gli avversari politici. “La Salis? Non ho paura degli eletti, voglio essere libero di dire quello che voglio, di criticarne la conduzione e la creazione della statuina, e la Salis, l’europarlamentare Salis, non è nulla di più della statuina del presepe di Repubblica. Prima di lei era Soumahoro, ora è lei“. E qui l’affondo: “Quello che mi fa innervosire e credo a tanti, è che la Salis, non rappresenta il prontuario della giustizia più di quanto la malagiustizia in Italia non faccia già . Ne esiste tanta ma qualcuno fa finta di non vedere. La Salis ha avuto la sua sofferenza processuale, nessuno lo mette in dubbio, ma dall’Italia non possiamo certo indicare i cattivi all’estero quando qui da noi, sempre nella nostra Italia, c’è malagiustizia a non finire e nessuno la racconta. Nessuno

“Vogliamo parlare della distorsione delle case occupate? Sdoganare questo concetto? Assurdo e vergognoso”

Il giornalista
Il giornalista Gianluigi Paragone (Ansa Notizie.com)

 

Quello che non sopporta Paragone poi, è il concetto di “occupare le case: quello fa parte ormai di una distorsione, ovvero fare la battaglia politica e dire che sia giusto farlo. Lei fa una battaglia politica, che può essere criticata o meno. Io ad esempio non sono d’accordo con queste idee, ma Repubblica e altri giornali, non lo fanno altrimenti rischiano di essere fuori dalla grammatica democratica. Tornando alla sua situazione, non vedo perchè  debba sottrarsi ad una richiesta del saldo della casa stessa, sembra quasi un’onta che le si ricordi questa cosa“.

Ma non è solo la Salis, anche la continua ricerca del pericolo fascista e nazista, una cosa che Paragone non sopporta più: “C’è una ricerca spasmodica del fascismo, ma perché è il prodotto che mettono sugli scaffali di Repubblica e se tu gli sfili questa narrazione non hanno più nulla. Il vero problema democratico è dato dal fatto che pezzi di veri poteri  stanno sottraendo alla politica la funzione democratica. Qui qualcuno fa il vago su quanto ha detto Ruini, che nel 1994 all’alba della seconda Repubblica, venne stimolato e fomentato dal Presidente della Repubblica (Scalfaro ndr) per spodestare Berlusconi. Cioè il Capo dello Stato lo voleva obbligare a fare fuori un Presidente del Consiglio eletto democraticamente e tutti zitti come se fosse la cosa più normale del mondo. E’ questa la vera emergenza democratica, ma i custodi della democrazia non parlano, stanno zitti e lo fanno perché loro, che parlano tanto di democrazia in pericolo, hanno paura della stessa democrazia…”

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