Maturità: ha dato l’esame da un letto d’ospedale

Maturità, Giulia ce l’ha fatta e la notizia ha lasciato tutti a bocca aperta: è riuscita a dare l’esame da un letto d’ospedale

Giulia ha 18 anni, è una studentessa dell’ultimo anno di scuola superiore a Cassino del Frusinate e qualche giorno fa ha affrontato e superato l’esame di maturità in circostanze eccezionali.

Maturità: una ragazza ha dato l'esame da un letto d'ospedale
Esame maturità -Ansa- Notizie.com

A differenza dei suoi compagni di classe, la sua prova orale non si è svolta tra i banchi di una scuola ma dal letto dell’Istituto ortopedico Rizzoli (Ior) di Bologna. Questa particolare sessione d’esame è stata il culmine di un percorso didattico altrettanto straordinario che ha visto Giulia affrontare anche le prove scritte in ospedale.

Da l’esame da un letto d’ospedale grazie ad un percorso didattico differenziato

Il viaggio verso la maturità per Giulia inizia due anni fa quando un grave incidente in motorino la porta prima al ricovero a Roma e poi all’Istituto Rizzoli l’estate successiva. Qui trascorre diversi mesi per un intervento chirurgico e ritorna a marzo per ulteriori cure nel reparto diretto da Dante Dallari. Grazie alla Scuola in ospedale, Giulia riesce a rimanere al passo con gli studi grazie alla collaborazione tra gli insegnanti della sua scuola e quelli dell’Istituto ‘B. Scappi’ di Castel San Pietro.

Da l'esame da un letto d'ospedale
Esame di maturità in ospedale -Ansa- Notizie.com

La possibilità per Giulia di sostenere gli esami direttamente dall’ospedale è frutto della stretta collaborazione tra diverse entità: la scuola frequentata da Giulia a Cassino, l’Ufficio Scolastico del Lazio, la direzione del Rizzoli e i docenti con delega della commissione d’esame. Questa sinergia ha permesso non solo lo svolgimento delle prove scritte via Pec con tempistiche identiche alle altre sedi ma anche l’organizzazione dell’esame orale in collegamento dal Rizzolo.

L’impegno dimostrato dall’Istituto ortopedico Rizzoli nell’integrare il percorso educativo dei pazienti ricoverati rispecchia una filosofia inclusiva che va oltre il semplice trattamento medico. La presenza della Scuola in ospedale al Rizzoli rappresenta un modello virtuoso nato nel 1997 grazie all’accordo con il Provveditorato agli studi di Bologna e all’impegno dell’Associazione per lo studio e la cura dei tumori delle ossa.

La storia di Giulia rappresenta molto più che una semplice conquista accademica; simboleggia una vittoria collettiva dove determinazione individuale, supporto familiare ed eccellenza istituzionale si fondono insieme creando opportunità là dove sembravano essercene poche. Il successo degli esami da parte della giovane studentessa mentre era ricoverata all’Istituto ortopedico Rizzoli non solo testimonia le sue capacità personali ma anche quanto sia fondamentale garantire continuità educativa ai giovani pazienti durante periodi critici della loro vita.

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