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Fisco: scaduto l’Irpef 2023, quali sono le altre scadenze?

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Alessandro Righi

Fisco, ieri 1 luglio 2024 era l’ultimo giorno per versare l’Irpef 2023 ma le scadenze di pagamento non sono finite: ecco le prossime

Il primo luglio ha segnato una data importante per contribuenti e imprese italiane, essendo l’ultimo giorno utile per il versamento dell’Irpef 2023, comprese le addizionali, la cedolare secca sugli affitti, oltre all’Irap e all’Ires. Questa scadenza rappresenta solo una delle molteplici tappe del calendario fiscale che cittadini e aziende devono rispettare.

Dopo l’Irpef in arrivo altre scadenze -Ansa- Notizie.com

La giornata di lunedì primo luglio è stata cruciale per molti contribuenti italiani. In questa data si è concluso il termine per saldare i conti con l’erario riguardo diverse imposte: Irpef, Ires e Irap. Queste dovevano essere versate in un’unica soluzione o come prima rata del saldo 2023 e del primo acconto per il 2024. Importante sottolineare che tale versamento doveva avvenire senza alcuna maggiorazione. Tuttavia, coloro che non hanno rispettato questa scadenza hanno tempo fino al 31 luglio per regolarizzare la loro posizione fiscale, con l’applicazione di una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.

Fisco: le scadenze internazionali

Non meno importanti sono le scadenze relative ai contribuenti residenti in Italia che detengono beni immobili o attività finanziarie all’estero. Anche per loro il primo luglio ha rappresentato un appuntamento da non perdere per il versamento dell’Ivie (Imposta sul valore degli immobili situati all’estero) e dell’Ivafe (Imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero). La stessa data valeva anche per la comunicazione annuale dei dati relativi alle locazioni brevi da parte degli agenti immobiliari o dei gestori di portali telematici.

AGENZIA DELLE ENTRATE -Ansa- Notizie.com

Un altro importante appuntamento fiscale riguardava il versamento della prima rata o dell’unica soluzione dell’addizionale regionale all’Irpef e dell’addizionale comunale all’Irpef risultanti dalle dichiarazioni annuali. Anche in questo caso si trattava di saldare il conto relativo al saldo 2023 e al primo acconto del 2024 senza incorrere in maggiorazioni.

Per quanto concerne i versamenti dovuti, questi possono essere effettuati tramite modello F24 attraverso diverse modalità telematiche: servizi F24 web o F24 online delle Entrate oppure mediante home banking fornito dall’istituto di credito del contribuente (escluso nel caso di modello F24 a saldo zero), oppure ancora tramite un intermediario abilitato. È prevista anche la possibilità di pagamento tramite modello F24 cartaceo presso banche, Poste Italiane ed agenti della riscossione sotto specifiche condizioni.

Le suddette scadenze fiscali rappresentano un momento cruciale nel rapporto tra cittadini/imprese ed erario italiano; rispettarle è fondamentale sia per evitare sanzioni sia per garantire un corretto flusso nelle casse dello Stato destinato a finanziare servizi pubblici e investimenti necessari alla collettività.

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Alessandro Righi