Dopo più di 30 anni un caso di omicidio si riapre per nuove prove emerse dai test del DNA svolti sui pantaloni della vittima
In Danimarca si torna indietro di 34 anni. Più precisamente al 1° gennaio del 1990, quando la giovane 23enne Hanne With è stata uccisa brutalmente nel proprio appartamento in Fensmarksgade a Copenaghen. La vittima venne ritrovata con la gola tagliata ed evidenti segni di soffocamento, probabilmente causati da un cavo di un’antenna ritrovato vicino al cadavere. Per un decennio le indagini sono andate avanti per risalire alla verità e soprattutto al disumano assassino che ha commesso quel gesto ignobile. Per anni, però, nessuna traccia e il reato è finito in qualche archivio, dimenticato da tutti, ma non dalla famiglia di Hanne.
Solo nelle scorse settimane qualcosa è cambiato. A febbraio, infatti, è stato arrestato con l’accusa di omicidio un uomo di 54 anni, Mette Grith Stage. Secondo quanto giunge dalla polizia sarebbe stato lui, a bordo di un’auto noleggiata, a fermare e far salire sulla vettura la futura vittima. A prenderne le parti è stato l’avvocato difensore che ai media locali ha affermato: “Il mio cliente continua a dichiararsi non colpevole. Il caso ovviamente rappresenta un grande peso per lui e la sua famiglia“. Nel giro di pochi mesi, però, le cose sono cambiate ulteriormente, fino a un’ulteriore svolta.
A fornire un assist è stato il procuratore speciale Søren Harbo che ha dichiarato che nell’aprile quest’anno che ci sarebbe stato un cambiamento repentino nelle indagini supplementari. Restio dall’aggiungere ulteriori dettagli, nel corso di questi giorni sono emerse nuove informazioni. In seguito a degli esami del DNA, infatti, è emerso che il sangue presente sui jeans di Hanne combaciava perfettamente con il 54enne catturato qualche mese prima. Una prova schiacciante che, nelle prossime settimane, sarà sottoposta ad alcune analisi per conferma. A questa, comunque, si aggiungono altri riscontri.
Nonostante l’uomo sia cresciuto a Djursland, nel periodo dell’omicidio svolgeva il servizio di leva presso la Capitale danese. Inoltre, una testimonianza anonima dell’ottobre 1991 rivelava di aver lavorato in un mattatoio a Lemvig con una persona che diceva convintamente di essere l’assassino della povera Hanne With. Per il prossimo 11 luglio è prevista la prima sentenza di Stage che potrebbe rivelarsi decisiva per chiudere un caso durato fino troppo tempo. Davanti a prove schiaccianti il sospettato proverà a difendersi, in attesa delle conferme che potrebbero arrivare dai prossimi esami. Se l’uomo dovesse essere condannato, starà poi al giudice decretare la pena che sarà chiamato a rispettare.