Il murales spuntato a Napoli fa parte di una iniziativa per ispirare gli studenti: ecco dove si trova e perché è stato realizzato
“Musae Scientia” si colloca all’interno del più ampio Isaac – International Street Art Academy Campus – il primo distretto universitario dedicato alla creatività urbana. Con opere precedenti come “Naturalevoluzione” o “Terra Madre”, questo progetto conferma l’impegno dell’università nel promuovere forme innovative di apprendimento ed espressione artistica.
Nel cuore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, a Monte Sant’Angelo, prende vita un’iniziativa artistica che fonde l’arte con la scienza in un dialogo visivo stimolante. Il murale “Musae Scientiae”, inaugurato nella sede della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, rappresenta una nuova tappa nel percorso di valorizzazione delle discipline accademiche attraverso l’espressione artistica.
L’iniziativa per ispirare gli studenti
La professoressa Gioconda Moscariello, presidente della scuola, ha descritto il murale come un’opera che riflette l’anima dei Dipartimenti ospitati nell’università. Realizzata dall’artista Kiki Skipi, alias Chiara Pulselli, questa opera d’arte è frutto del progetto “Apud Neapolim. Le scienze di Federico II”, vincitore del bando Siae e Ministero della Cultura “Per Chi Crea – Edizione 2023 – Opere Nuove”. L’iniziativa si inserisce nelle celebrazioni per gli ottocento anni dell’Ateneo napoletano e mira a creare un legame diretto tra gli studenti e le loro discipline di studio attraverso la creatività urbana.
Il murale presenta sei muse senza volto che simboleggiano le diverse aree di studio offerte dalla Scuola. Ogni figura è associata a elementi iconici che rappresentano il cuore delle rispettive discipline: dalla bussola per Geologia alla fiammella per Ingegneria, dal serpente che rimanda al Benzene in Chimica alla mela a mezz’aria per Fisica. Queste immagini sono state selezionate grazie al contributo degli studenti dei vari Dipartimenti, rendendo l’opera un vero e proprio manifesto collettivo dell’apprendimento scientifico.
Silvia Scardapane, storica dell’arte e operatrice per la creatività urbana di Inward, ha sottolineato l’importanza del dialogo tra gli studenti e l’artista nella realizzazione del murale. Questa interazione ha permesso non solo la personalizzazione delle muse in base alle caratteristiche distintive dei corsi di laurea, ma anche una maggiore identificazione degli studenti con l’opera stessa. La collaborazione è stata fondamentale per dare vita a un progetto che esalta sia la bellezza dell’apprendimento sia quella dell’espressione artistica.
L’accoglienza entusiastica da parte degli studenti testimonia il successo dell’iniziativa nel creare uno spazio ispiratore all’interno dell’università. Barbara Mandato (Geologia) e Lorenzo Amideo (Biologia) hanno condiviso le loro esperienze personali legate ai simboli scelti per rappresentare i loro campi di studio: la bussola come strumento essenziale sul campo per i geologi; la giraffa come icona delle teorie evolutive in Biologia.