La piaga della droga purtroppo, continua a mietere sempre più vittime, un noto pediatra però, ha l’antidoto giusto per i ragazzi…
In un mondo dove la minaccia della droga si fa sempre più incalzante tra le giovani generazioni, emerge una proposta salvifica dal mondo della medicina pediatrica. Il noto pediatra Italo Farnetani, ha offerto infatti una visione innovativa e propositiva atta a contrastare questo flagello: secondo il medico l’investimento delle famiglie nello sport come mezzo di prevenzione e aggregazione è fondamentale.
Il primo passo nel contrasto alla droga parte dalle famiglie, considerate da Farnetani il baluardo principale nella difesa dei giovani. Tuttavia, l’impegno non può fermarsi qui: la società intera è chiamata a fare la sua parte. In questo contesto, lo sport emerge come un alleato prezioso, capace di offrire non solo un impegno fisico ma anche sociale.
La visione del pediatra si fonda su due pilastri fondamentali: da un lato, lo sport incentiva le performance fisiche sane e lontane dall’influenza negativa delle sostanze stupefacenti; dall’altro, promuove l’aggregazione sociale attraverso interessi comuni e attività di gruppo. “Lo sport è un potente strumento antidroga”, afferma Farnetani con convinzione.
Per rendere effettivo questo approccio preventivo è essenziale investire in maniera significativa nello sviluppo dello sport a livello locale e nazionale. Ciò significa non solo creare nuove strutture sportive pubbliche e private ma anche curare la manutenzione di quelle già esistenti. Un ambiente sportivo accessibile e accogliente può diventare il luogo ideale dove i giovani trovano motivazioni sane al di là del rischio droga.
Farnetani sottolinea anche l’importanza che ogni team o realtà sportiva preveda momenti ricreativi oltre agli allenamenti e alle competizioni ufficiali. Eventi sociali come cene di squadra o giornate al mare possono rafforzare il senso di appartenenza e offrire ai ragazzi alternative divertenti ed edificanti rispetto alla tentazione delle droghe.
Secondo il pediatra Italo Farnetani fare squadra in campo, ma soprattutto fuori dal “terreno di gioco”, qualunque esso sia, rappresenta una strategia vincente nella battaglia contro il proliferare della droga tra i giovani. L’investimento nello sport secondo il medico, va visto non solo come uno sviluppo fisico, ma come una vera e propria politica preventiva che mira alla costruzione di una società più sana dove i giovani possano crescere sicuri lontano dai pericoli delle sostanze stupefacenti.