Si è tenuta presso la Mappamondo di Montecitorio una Cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime sul lavoro, uno dei più grandi problemi esistenti in Italia
Superati oramai i primi sei mesi dell’anno in corso, la proiezione per la fine del 2024 delle vittime sul lavoro sembra essere già tragica e simile a quella degli anni precedenti. Da gennaio a maggio 2024 infatti si contano purtroppo già 369 vittime, 11 in più rispetto a fine maggio 2023. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso crescono purtroppo le morti in occasione di lavoro del +5,5%. Per la precisione sono 286 le vittime in occasione di lavoro e 83 quelle in itinere.
Non è semplice fare dei confronti con altri Paesi europei su infortuni e decessi sul lavoro, perché i dati raccolti da enti come l’Inail ci mettono qualche tempo a consolidarsi ed avere così una precisa valenza statistica. Secondo l’analisi di Eurostat invece, la Francia è lo Stato europeo con più decessi sul lavoro in rapporto alla popolazione, l’Italia è al 12 posto di questa incresciosa classifica dove spicca la posizione della Germania, al 25 posto, grazie ad un numero di vittime molto basso.
Non passa giorno senza essere costretti ad aggiornare il dato delle morti sul lavoro. Come un vero e proprio bollettino di guerra, l’Italia deve fare i conti con la propria coscienza di Paese civile dove uomini e donne continuano a morire sul posto di lavoro o mentre si recano a lavorare. Un numero incredibile di morti bianche che deve per forza di cosa far aprire un dibattito serio anche tra le istituzioni. Come ad esempio è accaduto a margine della “Cerimonia di commemorazione delle vittime sul lavoro” che si è tenuta presso la Sala del Mappamondo della Camera. Ai microfoni di Notizie.com il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Elvira Calderone, ha espresso l’intenzione del governo di provare ad arginare il fenomeno. “Guardando ai numeri diciamo che gli infortuni sul lavoro, anche quelli mortali, sono in riduzione, aumentano quelli in itinere. Ma di fronte a dei genitori, a dei parenti, di persone che hanno perso qualcuno sul lavoro un numero anche uno solo è veramente troppo. Ieri c’è stata la più grande operazione di vigilanza mai effettuata in un sola giornata: 310 aziende agricole sono state ispezionate, nelle quali sono state riscontrate “irregolarità per oltre il 66%”, non soltanto sulla sicurezza sul lavoro, però, ma anche in merito alle gestione dei rapporti con gli occupati. Oltre a controlli sono necessarie anche le azioni di contrasto, ha ribadito il Ministro, “dobbiamo riflettere se il sistema sanzionatorio sia efficace o meno e possa essere anche deterrente nell’impatto delle norme”.
.Ecco le iniziative
“Tutte le informazioni che hanno l’Inps, l’Inail e la Gea, ma ancora di più il Ministero del Lavoro con le comunicazioni obbligatorie telematiche, se messe su un’unica piattaforma in grado anche di interagire tra di loro, ci permetterebbero di fare delle valutazioni complessive di un fenomeno che va certamente contrastato“, ha detto ancora il ministro che poi ha aggiunto, “Il nostro obiettivo è quello di contrastare il lavoro sommerso, di contrastare il caporalato e di utilizzare delle strumenti sempre più sofisticate compreso quello della mappatura aerea del territorio e delle presenze, in modo da poter intervenire in quelle situazioni dove i rapporti di lavoro non sono conformi alla legge”.
Alla cerimonia di commemorazione è intervenuta anche la Premier Giorgia Meloni con un messaggio con il quale ha voluto rivolgere un saluto particolare ai famigliari delle vittime di infortuni sul lavoro che erano presenti ringraziando chi di loro ha scelto di offrire la propria testimonianza. “In questi mesi abbiamo disposto l’assunzione di 1600 ispettori del lavoro in più con l’obiettivo di raddoppiare il numero delle ispezioni durante il 2024. Abbiamo introdotto la cosiddetta ‘patente a crediti’ per le imprese e i lavoratori autonomi e la lista di conformità per le imprese, che dimostrano comportamenti corretti e rispettosi delle regole”, queste le parole del Presidente del Consiglio.