Le immagini del telescopio della NASA James Webb non lasciano spazio a dubbi: la scoperta storica nello spazio.
Con questa scoperta pionieristica, si apre una nuova finestra sulla fase giovanile dell’universos grazie alla precisione senza precedenti del telescopio spaziale James Webb. Il team guidato da Adamo e Vanzella si prepara ora per ulteriori orosservazioni previste per i primissimi mesi del 2025, promettendo ulteriori scoperte entusiasmanti sulla natura delle prime strutture cosmiche.
In una scoperta rivoluzionaria che potrebbe ridefinire la nostra comprensione dell’universo primordiale, il telescopio spaziale James Webb ha osservato dettagliatamente ammassi stellari in una galassia situata a soli 460 milioni di anni dopo il Big Bang. Questa osservazione straordinaria suggerisce che questi ammassi possano essere i progenitori degli ammassi globulari che oggi popolano le nostre galassie.
Grazie al fenomeno della lente gravitazionale, in cui la distribuzione di materia nello spazio curva lo spaziotempo e amplifica la luce delle galassie distanti, gli astronomi hanno potuto osservare il Cosmic Gems Arc. Questa giovane galassia, distorta in forma di arco dalla gravità, rivela cinque ammassi stellari densissimi al suo interno grazie alle nuove immagini fornite dal telescopio James Webb.
Ogni ammasso individuato all’interno del Cosmic Gems Arc misura circa 3-4 anni luce di diametro, dimostrando una densità mille volte superiore rispetto agli ammassi stellari localizzati nell’universo vicino a noi. La scoperta suggerisce un ruolo cruciale degli ammassi nella formazione delle prime galassie e nel processo di reionizzazione dell’universo primordiale. Angela Adamo, ricercatrice italiana presso l’Università di Stoccolma e autrice principale dello studio pubblicato su Nature, sottolinea come queste osservazioni rivelino dettagli mai visti prima su scala così ridotta.
Le immagini ad alta risoluzione ottenute dal James Webb mostrano come gli ammassi stellari abbiano giocato un ruolo dominante nella formazione delle prime strutture cosmiche. Eros Vanzella dell’Istituto Nazionale di Astrofisica a Bologna descrive la sorpresa nel vedere le immagini del Cosmic Gems Arc: gli “ammassi” replicati specularmente attraverso l’effetto della lente gravitazionale indicavano un meccanismo dominante nella formazione delle prime galassie.
La presenza degli ammassi stellari densissimi e massicci non solo fornisce indizi sui precursori degli attuali ammassi globulari ma evidenzia anche il loro impatto sul mezzo interstellare della galassia ospite e sul processo generale di reionizzazione dell’universo. Queste giovani aggregazioni stellariche hanno quindi avuto un ruolo chiave nelle dinamiche evolutive del cosmo primordiale.