Un nuovo caso di forti turbolenze e feriti durante un volo transatlantico, i ricercatori avvisano che la situazione potrebbe peggiorare
Ha fatto notizia un volo partito lunedì da Madrid con destinazione Montevideo, in Uruguay. Le forti turbolenze che hanno caratterizzato il lungo tragitto hanno scombussolato a lungo i passeggeri, diffondendo anche un po’ di paura tra i sedili. Questo fino a quando il pilota non è stato costretto, per le condizioni medio impraticabili, a effettuare un atterraggio di emergenza all’aeroporto più vicino. Scesi a Natal, una città sulla costiera brasiliana, si trovavano a circa 4.000 chilometri di distanza dalla loro meta. A bordo del Boeing 787-9 Dreamliner c’era un equipaggio di 325 persone che, la mattina seguente, sono ripartite per completare il loro tragitto.
A fornire la notizia e tutti gli aggiornamenti è stata la stessa società Air Europa sul proprio X. Qui ha spiegato che all’interno dell’aeroporto sono state accolti tutti coloro necessitavano di cure. Secondo il quotidiano locale G1, alcuni di questi hanno riportato fratture evidenti, mentre altri hanno riportato lesioni superficiali durante la turbolenza. La sera cinque passeggeri erano ancora ricoverati in ospedale, di cui quattro nel reparto di terapia intensiva. Un presunto passeggero sui social ha pubblicato foto di alcuni pannelli del soffitto rotti con tubi e fili esposti, sottolineando la gravità di quanto è accaduto.
I casi di turbolenza sono destinati ad aumentare
Quest’anno non è la prima volta che si sente parlare di un caso estremo come questo. Qualche mese fa, a causa sempre di una turbolenza, un uomo di 73 anni ha perso la vita su un aereo della Singapore Airlines da Londra a Singapore, mentre diversi altri sono rimasti gravemente feriti. Anche in quella situazione i piloti sono stati costretti a un atterraggio di emergenza a Bangkok. E ancora. Pochi giorni dopo questo tragico incidente, altre 8 persone sono state ricoverate in ospedale a causa di una turbolenza durante un volo della Qatar Airways da Doha a Dublino. La domanda sorge quindi spontanea: a cosa sono dovute queste situazioni?
Una risposta in effetti esiste e ce l’hanno data alcuni ricercatori: l’aumento delle temperature del globo. In particolare, questo produce alla creazione di un’aria limpida che non può essere vista dal sistema radar dell’aereo e che di solito si verifica negli strati d’aria più alti. I ricercatori dell’Università di Reading, in particolar modo, hanno dimostrato che il cambiamento climatico provoca un numero di gran lunga maggiore di casi sui voli transatlantici, come quelli visti negli esempi. Questi episodi sarebbero aumentati del 55% nel periodo compreso tra il 1979 e il 2020.
