Aviaria, epidemia bovini in Usa: confermato altro caso umano, controlli in corso

Confermato il quarto caso umano da epidemia bovini, gli Usa confermano ma parlano di rischio basso. In corso controlli. 

I Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) degli Stati Uniti hanno confermato un nuovo caso umano di influenza aviaria H5 ad alta patogenicità, il quarto collegato all’epidemia che ha colpito le vacche da latte nel paese. Questa nuova diagnosi non modifica l’attuale valutazione del rischio per la salute umana, considerato ancora basso dall’agenzia federale. Tuttavia, viene sottolineata l’importanza delle precauzioni per chi è a maggior rischio a causa dell’esposizione diretta agli animali infetti.

aviaria in USA
Aviaria in USA, ultime notizie (Foto Ansa) lazio5stelle.it

Il soggetto contagiato in Colorado lavorava in un’azienda lattiero-casearia dove si erano registrati casi di bovini positivi al virus A(H5N1). Presentando solo sintomi oculari, ha ricevuto tempestivamente trattamento antivirale ed è ora guarito. Questo evento segue altri tre casi simili negli Stati Uniti, evidenziando la necessità di mantenere alta l’attenzione e seguire le raccomandazioni dei Cdc per prevenire ulteriori trasmissioni.

Sorveglianza e analisi in corso

I Cdc stanno monitorando attentamente i sistemi di sorveglianza dell’influenza negli stati colpiti dall’epidemia tra gli allevamenti. Finora non sono stati rilevati segni di attività influenzale insolita nelle persone. Il sequenziamento genetico del virus isolato dal lavoratore contagiato è in corso per identificare eventuali mutazioni che potrebbero influenzare la valutazione del rischio.

sorveglianza aviaria USA
Analisi e sorveglianza (Foto Ansa) notizie.com

Per ridurre il rischio individuale e proteggere la salute pubblica, i Cdc ribadiscono alcune misure preventive essenziali. È importante evitare esposizioni ravvicinate o prolungate ad animali malati o morti e a materiali contaminati come escrementi o latte non pastorizzato. Inoltre, si raccomanda l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale per chi lavora a contatto con animali potenzialmente infetti dal virus A(H5N1).

Sebbene il rischio per la salute umana rimanga basso secondo i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), questo ultimo caso sottolinea l’importanza della vigilanza continua e del rispetto delle linee guida preventive sia da parte dei professionisti del settore che della popolazione generale. Le analisi genetiche in corso forniranno ulteriori informazioni sul virus responsabile dell’infezione e sulla sua eventuale capacità di mutare in forme più aggressive o facilmente trasmissibili all’uomo.

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