Una campagna elettorale ha scatenato lo sdegno del popolo dopo aver mostrato immagini di donne nude per le vie della città
In questi giorni a Tokyo è stato eletto un nuovo governatore. Dopo la sua nomina, però, si sono scatenate molteplici critiche intorno a una delle campagne elettorali che è stata utilizzata da un candidato per conquistarsi il favore del popolo. Secondo quanto riferiscono i media locali, l’opinione pubblica ritiene che siano stati limitati tutti i limiti di serietà possibili. Un aspetto quanto meno grave, soprattutto in ambito politico. Al centro di questa campagna ci sono alcune produzioni create con il supporto dell’Intelligenza Artificiale. Queste sono state messe in contrapposizione con i soliti cartelloni utilizzati dai concorrenti che colorano e riempiono tutta la città.
La stravaganza di quest’anno, però, ha superato ogni aspettativa, al punto che i residenti hanno inondato gli uffici elettorali con continue chiamate e messaggi pieni di rabbia e delusione. Tra questi particolarmente acceso è stato il commento di una impiegata, Mayumi Noda, che ha si è espressa così: “Sono disgustosi. Come cittadino giapponese mi sento in imbarazzo, perché vedo molti visitatori stranieri passare davanti a quei cartelloni pubblicitari e devono chiedersi cosa sta succedendo” – ha detto in preda alla rabbia, prima di aggiungere – “Come elettore, penso che sia oltraggioso e irrispettoso nei confronti degli altri candidati che sono seriamente in competizione“.
Ma cos’è che ha fatto scattare tutta questa delusione? Sono le clamorose immagini che hanno trasmesso in continuazione. Donne quasi nude in pose erotiche, animali domestici, un personaggio AI e un uomo che pratica il suo swing nel golf. Tutti video non consueti che hanno portato anche a porsi delle domande intorno. Molti, infatti, si sono chiesti se veramente dietro ci fosse un politico o se, invece, poteva essere un semplice scherzo, sicuramente non apprezzato, di qualche cittadino. Tra i videoclip ce n’è uno che ha causato maggiore sdegno rispetto agli altri.
Questo mostra la candidata Airi Uchino che rivolgendosi a chi guarda dice: “Sono così carina. Per favore guarda i programmi della mia campagna“. Tutto ciò prima di ripetere il suo nome con una voce acuta, in stile anime, mentre chiede a tutti gli elettori di essere amici sui social media. Fatto questo, poi si spoglia e indossa un top a tubo di colore beige. Tutto questo è stato permesso da una legge elettorale delle cariche pubbliche del 1950, che consente ai candidati di dire qualsiasi cosa purché non sostengano un altro candidato o non portino contenuti che siano falsi o diffamatori.