Due uomini sono stati arrestati per sospetta detenzione di cannabis, sono stati ritrovati circa 1800 chili sul posto di lavoro
Non è la prima volta che si sente di posti di lavoro utilizzati come magazzini per contenere proprietà illecite. Quanto accaduto a Rosendaal in questi giorni, però, supera ogni genere di limite. Gli autori sono due lavoratori albanesi immigrati che, sul proprio posto di lavoro, detenevano una quantità immane di cannabis. I due dopo il ritrovamento hanno provato anche a fuggire. Ricevuta una soffiata dell’arrivo della polizia – forse da un collega o da qualcun altro – hanno anticipato i tempi e si sono messi in viaggio. Il loro cammino, però, non è durato molto.
Per la precisione è stato bloccato più o meno 24,6 chilometri dopo. Ovvero, la distanza calcolata tra la città di partenza e Breda, luogo dove sono stati intercettati dalle autorità. Qui li hanno costretti a scendere dalla vettura, ammanettati e portati in prigione. Queste sono le ultime informazioni che si hanno sui due malviventi. Non è noto se hanno confessato o se hanno preferito la strada del silenzio. L’unica certezza è che presto i due sospettati saranno chiamati a difendersi davanti al giudica. Sarà a quel punto che si deciderà il loro futuro: se saranno giudicati incolpevoli o se, invece, dovranno scontare una pena carceraria.
A rivelarsi ironico, però, non è solo il tentativo maldestro di scappare. Non proprio andato a buon termine. La stampa olandese, infatti, è riuscita a sapere anche a individuare il modo in cui le forze dell’ordine sono riuscite a risalire alla droga nascosta in un magazzino della struttura dove lavoravano. Questa, infatti, sarebbe stata rinvenuta nel corso di una semplicissima e banale ispezione aziendale, in questa occasione andata un po’ più a fondo del solito. Un problema che i due potevano immaginare tranquillamente, soprattutto considerando che si tratta di una prassi costante e ripetitiva, ma che probabilmente hanno valutato con troppa leggerezza.
Un bene, così che la giustizia potesse fare il suo corso, ma che in qualche modo evidenzia anche un pizzico di stoltezza da parte dei due. Dopo aver individuato i sacchi di erba nascosti dietro a una porta, è stata subito chiamata la polizia. Accorsi sul posto questi hanno sequestrato il tutto per portarlo in centrale dove, ai fini del verbale, è stato pesato il quantitativo e segnato l’incredibile numero di 1.800 chilogrammi. Una quantità che ha lasciato spiazzati tutti e che probabilmente costerà caro ai due uomini. Dopo il ritrovamento, la cannabis è stata gettata e bruciata.