I saldi sono iniziati e Confcommercio stima la spesa pro capite: si viaggia tra ottimismo e preoccupazioni
Questo periodo rappresenta un’occasione importante per il settore della moda e del retail che vede nei saldi una possibilità di rilancio dopo mesi difficili.
I saldi estivi prendono il via in un clima di cauto ottimismo, nonostante alcune preoccupazioni. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, la spesa complessiva prevista per i saldi estivi ammonta a 3,2 miliardi di euro, con una media di circa 92 euro a persona.
Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, ha evidenziato come questi saldi siano particolarmente attesi dalle famiglie italiane. Si prevede infatti che quasi 16 milioni di nuclei familiari aumenteranno il loro budget mensile destinato agli acquisti in categorie come abbigliamento, calzature, accessori e articoli sportivi fino a 202 euro. Questo dato riflette l’importanza dei saldi non solo come momento di acquisto vantaggioso ma anche come stimolo al consumo in settori chiave dell’economia italiana.
Un aspetto positivo è rappresentato dall’aumento degli acquisti da parte dei turisti extra UE. Secondo i dati forniti da Global Blue, nel corso dell’ultimo trimestre si è registrato un incremento del 21% dello scontrino medio nel settore fashion rispetto al 2019 e del 3% rispetto al primo semestre del 2023. Inoltre, l’abbassamento della soglia minima per accedere alle agevolazioni tax free a partire dal febbraio 2024 potrebbe ulteriormente incentivare gli acquisti internazionali nei negozi italiani.
Nonostante gli aspetti positivi legati ai saldi e agli acquisti stranieri, permangono delle preoccupazioni significative relative alla situazione attuale del mercato della moda in Italia. Nel primo semestre dell’anno si è registrata una flessione delle vendite pari al -4,6% rispetto allo stesso periodo del precedente anno; inoltre la chiusura di oltre cinquemila negozi nel corso dell’ultimo anno segnala difficoltà notevoli per il settore. A ciò si aggiunge la constatazione che molte collezioni primavera/estate non hanno ancora trovato posto negli armadi dei consumatori italiani.
Per affrontare queste sfide e rilanciare efficacemente il settore della moda in Italia è essenziale adottare strategie mirate. Felloni sottolinea l’importanza di rinnovare il rapporto con i fornitori e sollecita un intervento urgente da parte delle istituzioni a sostegno dei consumi nel settore moda. Solo attraversando questa via sarà possibile recuperare terreno perso e guardare con fiducia ai prossimi mesi.