Il rotavirus si diffonde in un campeggio, colpendo molti dei bambini presenti all’interno, gli organizzatori costretti a intervenire
In Belgio sta prendendo piede la diffusione di un virus chiamato: rotavirus. Si tratta di un genere a RNA appartenenti alla famiglia Reoviridae. Sono noti per essere la causa principale di gastroenterite virale infantile nell’essere umano. Diffuso in tutto il mondo. Circa il 95% dei bambini viene infettato entro i 5 anni di età ma i più colpiti sono quelli sotto i 2 anni di età. Colpisce ogni anno circa 20 milioni di individui di cui circa 200.000 muoiono per disidratazione quasi esclusivamente nei paesi in via di sviluppo e sottosviluppati. Particolarmente frequente negli asili e negli ospedali data la sua resistenza ai detergenti, all’essicazione e alla temperatura.
È possibile anche la trasmissione per via respiratoria sebbene questa risulti essere molto meno efficace. La gastroenterite virale risulta più comune in autunno, inverno e primavera. Si divide in particolar modo in tre gruppi, quello A che infetta più frequentemente i bambini e i meno comuni B e C. L’incubazione del rotavirus dura circa 48 ore in seguito alle quali si verificano diarrea profusa che può durare per 3 o 8. Poi giorni, febbre, vomito e disidratazione. L’infezione appartenente al primo sottogruppo è normalmente autolimitante e priva di conseguenze a posteriori.
Questo virus ha colpito di recente una località nei pressi di Limburgo, Oudsbergen. Qui da anni si organizza costantemente un campo vacanze, con il nome di Chirokamp. Organizzato dal Chiro TOM&SAM di Merksem, questo di recente ha deciso di chiudere la struttura anticipatamente rispetto alla data prefissata dell’11 luglio. Questo perché tra le famiglie si è diffuso questa infezione che colpito circa 40 delle 120 persone presenti all’interno. A spiegare la decisione è stato uno dei responsabili: “Abbiamo preso tutte le precauzioni necessarie dopo aver consultato i medici locali e la direzione di Chiro National“.
Questi hanno poi aggiunto che: “Abbiamo anche allestito nel più breve tempo possibile una tenda di quarantena, dove abbiamo ospitato le persone infette. Ciò non sembrava fornire alcun sollievo immediato” – quando però il numero di infetti è aumentato sono stati costretti a intervenire – “Dal momento che più di 1 su tre (bambini, genitori della direzione e dei cuochi) si è ammalato, si è deciso di fermare il campo e avvisare i genitori. Tutti i bambini sono stati recuperati e la direzione resta qui per smantellare il campo. Prevediamo di liberare l’intero campo in 2 o 3 giorni. Almeno prima dell’11 luglio perché comunque il campo finirebbe. Una grossa battuta d’arresto perché bisogna tenere conto che stiamo lavorando da un anno per allestire questo campo estivo“.