Nessuna promessa rispettata, Google ha aumentato notevolmente l’emissione di gas serra per sostenere i server dell’IA
Google va controcorrente. Negli scorsi anni la celebre azienda aveva preso come decisione quella di raggiungere cifra zero di emissioni nette. Una sfida che, chiaramente, chiede un impegno e soprattutto delle rinunce – o delle spese – a dir poco ingenti. Un obiettivo talmente complicato – seppur possibile – che si è presto volatilizzato insieme alle promesse fatte, scontrandosi contro gli ultimi dati emersi sui consumi. Le analisi, infatti, sottolineano che al contrario la strada intrapresa avrebbe portato il risultato esattamente opposto. Confermando che quelle premesse proposte nel tempo non erano assolutamente sostenibili, soprattutto dopo gli ultimi passi avanti nel mondo tecnologico.
Stando a quanto viene rivelato dagli esperti, Google starebbe producendo più gas serra di prima. Questo sarebbe dovuto all’alimentazione dei data center, necessari per supportare l’ultima scoperta della tecnologia umana: l’intelligenza artificiale. A rivelare quest’ultimo motivo è stata la stessa società. A entrare maggiormente nel dettaglio è un rapporto ambientale annuale pubblicato la scorsa settimana. Questo dimostra che le emissioni climalteranti sono aumentate del 48% negli ultimi cinque anni. Facendo un confronto, si registra un aumento del circa 13% rispetto al 2023. Questo nonostante Google abbia aumentato l’uso dell’energia pulita che viene generata da elementi naturali come il sole e il vento.
Il responsabile della sostenibilità di Google, Kate Brandt, e il vicepresidente senior, Benedict Gomes, hanno affermato che: “Mentre integriamo ulteriormente l’intelligenza artificiale nei nostri prodotti, ridurre le emissioni potrebbe essere difficile a causa della crescente domanda di energia derivante dalla maggiore intensità di calcolo dell’intelligenza artificiale e delle emissioni associate agli aumenti previsti nei nostri investimenti in infrastrutture tecniche. Un futuro sostenibile richiede cambiamenti a livello di sistema, politiche governative forti e nuove tecnologie” – per poi concludere – “Ci impegniamo a collaborare e a fare la nostra parte, in ogni fase del processo“.
Una situazione che la società starebbe condividendo anche con altri rivali affini come Microsoft. Queste due sono state in questi anni, e continuano a esserlo, le protagoniste nella corsa all’AI. Microsoft ha svelato nel suo recente rapporto sulla sostenibilità che le sue emissioni di gas serra lo scorso anno sono aumentate del 29% rispetto al 2020 poiché: “Continuiamo a investire nelle infrastrutture necessarie per far avanzare le nuove tecnologie“. Un’ulteriore conferma che dimostra che per sperare di poter ottenere un miglioramento sul tasso di inquinamento sarà necessario provare a rallentare l’alimentazione delle nuove scoperte tecnologiche. L’Intelligenza Artificiale, a quanto pare, su tutto.