Palermo: volontari da tutta Ue a Isola delle Femmine, ‘ripuliamo riserva’
In un’epoca in cui la tutela ambientale diventa sempre più una priorità globale, iniziative come quella che vede protagonisti trentacinque volontari a Isola delle Femmine, nel cuore della costa palermitana, assumono un significato particolarmente profondo.
Questo gruppo eterogeneo di individui, provenienti da ben 11 Paesi diversi oltre all’Italia, si è unito con l’obiettivo comune di ripulire e mantenere il verde nella piccola riserva naturale orientata gestita dalla Lipu e dall’associazione InformaGiovani.La diversità dei partecipanti al progetto – che include volontari da Ucraina, Portogallo, Francia e molti altri Paesi – testimonia la crescente consapevolezza e preoccupazione per le questioni ambientali a livello globale. Il sostegno del programma Corpo europeo di solidarietà non fa che sottolineare ulteriormente l’importanza dell’unione delle forze nell’affrontare sfide comuni come la tutela degli spazi naturali.
Isola delle Femmine: l’impegno internazionale dei volontari per ripulire la riserva
Già dalle prime ore di lavoro il primo gruppo di 11 volontari ha dato prova dell’impatto positivo che queste iniziative possono avere sull’ambiente. Oltre dieci sacchi di rifiuti sono stati raccolti nelle zone più basse dell’isola, dimostrando quanto sia necessario e urgente intervenire per preservare questi preziosi habitat naturali.
Vincenzo Di Dio, direttore della riserva naturale orientata istituita nel 1997, evidenzia come questi progetti si integrino perfettamente con le attività ordinarie di tutela e cura dell’area protetta. Il lavoro dei volontari supporta il ripristino ambientale soprattutto dopo i danni causati dalle mareggiate o dall’incuria dei visitatori. Monica Valenti, vicepresidente di Informagiovani, pone l’accento sulla dimensione europea del progetto. Grazie al contributo del Corpo europeo di solidarietà è possibile unire l’attività di volontariato agli aspetti interculturali derivanti dall’incontro fra giovani di diverse nazionalità.
Questo rappresenta un modo efficace per sviluppare il senso di cittadinanza europea e rafforzare i legami fra i giovani partecipanti. Quest’anno assume particolare importanza la collaborazione avviata con l’università di Kiev grazie alla presenza sull’isola non solo del docente nativo ma anche due studentesse ucraine. Katya, una delle studentesse coinvolte nel progetto esprime quanto sia significativo per lei prendere parte ad un’iniziativa che combina la tutela dell’ambiente con lo scambio culturale tra giovani provenienti da differenti paesi.
Per lei rappresenta un’occasione preziosa per vivere momenti normalità in uno scenario naturale incantevole dove poter anche contribuire attivamente alla salvaguardia dell’ambiente. L’iniziativa a Isola delle Femmine dimostra ancora una volta come il lavoro collettivo e la cooperazione internazionale possano fare la differenza nella protezione dei nostri preziosissimi spazi naturali.