Una ragazza di soli sedici anni è stata picchiata da un suo coetaneo dentro a un parcheggio: il diciannovenne è stato arrestato
La violenza è da sempre un male da estirpare. Una conseguenza di rabbia e cattiveria che in una società di secolo in secolo sempre più civilizzata non dovrebbe essere concepito come mezzo. Questo discorso è un riferimento ovviamente a ogni sua forma, con alcune in particolar modo. Tra queste, una parentesi a parte la merita quella sulle donne. Una delle più disgustose e inaccettabili e che si configura sotto molteplici forme, da quella sessuale a quella solo fisica. In questo senso, purtroppo, non sembrano arrivare novità rassicuranti.
Troppo spesso – considerando che per spesso si intende anche un solo caso – emergono notizie su eventi drammatici che chiamano in causa da una parte il genere femminile, dall’altra, per l’appunto, l’uso della violenza. Eventi che si allargano non solo agli adulti, ma che evidenziano questo male anche nei ragazzi. Proprio a tal riguardo, una delle ultime testimonianze arriverebbe dal Giappone. Ad Aizubange, nella prefettura di Fukushima, una ragazza è stata picchiata con forza inaudita da un coetaneo. Un episodio che, inevitabilmente, ha generato rabbia e disgusto nell’isola asiatica, dove tutti hanno espresso la loro vicinanza alla povera vittima, condannando il gesto dell’aggressore.
La cattura sarebbe avvenuta lo scorso lunedì. Le forze dell’ordine hanno reso noto ai media nipponici che l’incidente sarebbe avvenuto tra le 2:05 e le 2:15 di domenica, nei pressi del parcheggio di un minimarket. Il sospettato, fanno sapere, era originario della città di Kita-Ibaraki, nella prefettura di Ibaraki. Questo si trova attualmente in custodia cautelare. L’accusa mossa nei suoi confronti è quella di aver dato più volte pugni in faccia alla ragazza a mani nude. Percosse che le avrebbero provocato contusioni al viso e altre lesioni lungo durante il corpo. La vittima aveva solamente sedici anni e dopo esser stata colpita, l’hanno soccorsa alcune persone e portata nell’ospedale più vicino.
Fortunatamente non si trova attualmente in pericolo di vita. Le sue condizioni sarebbero stabili e nei prossimi giorni dovrebbe essere già dimessa. A salvarla è stato l’intervento in particolar modo del proprietario del minimarket. Questo, chiamato a gran voce dalla giovane, è intervenuto chiamando i soccorsi e denunciando l’episodio di violenza. Il giorno seguente i poliziotti hanno fatto irruzione nell’abitazione dei genitori del diciannovenne – dove viveva – arrestandolo e portandolo in centrale. Nei prossimi giorni verrà sottoposto al giudizio del tribunale, dove verrà decretata anche la sua pena. Non è noto cosa abbia confessato, dopo esser finito in manette, il sospettato.