Sulla questione vaccini alza la mano Sandra Zampa del PD: “Abolizione obbligo pura provocazione molto pericolosa”
Sandra Zampa, esponente del Partito Democratico e membro della Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale di Palazzo Madama, ha espresso una forte critica nei confronti dell’emendamento proposto dal senatore leghista Claudio Borghi.
L’emendamento mirava a eliminare l’obbligatorietà delle vaccinazioni nelle scuole, un’iniziativa che Zampa ha definito come una “pura provocazione” e “molto pericolosa”, soprattutto in un periodo caratterizzato da un incremento allarmante dei casi di morbillo che colpiscono anche gli adulti non vaccinati.
L’emendamento presentato da Borghi è stato inserito nel contesto del decreto sulle liste d’attesa. Tuttavia, secondo Zampa, tale emendamento sarebbe estraneo alla materia trattata dal decreto stesso e si prevede che verrà dichiarato inammissibile dalla Commissione. Questa manovra potrebbe evitare alla maggioranza di trovarsi nella posizione scomoda di dover votare contro la proposta.
Nonostante l’iniziativa provenga da un esponente della Lega, Sandra Zampa ritiene che né Fratelli d’Italia né Forza Italia condividano questa posizione estrema contro l’obbligatorietà delle vaccinazioni. La senatrice Pd sottolinea come non ci sia stata alcuna indicazione di ostilità ideologica o preconcetta contro la legge Lorenzin da parte dei principali partiti della maggioranza.
Zampa mette in evidenza i rischi associati alla proposta di Borghi: la mancata trascrizione delle vaccinazioni potrebbe avere conseguenze gravi sulla salute pubblica. Se un bambino non vaccinato per scelta dei genitori dovesse contagiare un compagno con particolari fragilità immunitarie, le conseguenze potrebbero essere fatali. Questo scenario evidenzia il cinismo insito nell’emendamento proposto.
Sandra Zampa denuncia l’imprudenza e il cinismo dell’emendamento presentato da Claudio Borghi riguardante lo stop alle vaccinazioni obbligatorie a scuola. Tale posizione viene vista come una provocazione inutile e pericolosa in un momento delicato per la salute pubblica italiana. La speranza è che tale emendamento venga dichiarato inammissibile al fine di preservare l’integrità delle politiche sanitarie nazionali volte a proteggere i più vulnerabili tra noi.