Conte a Notizie.com: “Follia chiedere abolizione dell’abuso di ufficio”

Il presidente del Movimento 5 Stelle si scaglia contro l’approvazione dell’ultimo ddl promosso da Norbio che conteneva l’abolizione dell’abuso d’ufficio

Nella giornata di ieri con 199 sì, 102 no e nessun astenuto, il Ddl Nordio è stato approvato in via definitiva dalla Camera, dando così il via libera all’abolizione dell’abuso di ufficio e alla stretta al traffico di influenze. L’abuso d’ufficio è un reato previsto dall’articolo 323 del Codice Penale in Italia. Si configura quando dei pubblici ufficiali durante lo svolgimento dei propri compiti abusano del loro potere per ottenere un vantaggio personale, ad esempio di tipo economico, o per danneggiare ingiustamente un’altra persona, violando specifiche regole di condotta.

Il leader dei M5S contrario – Notizie.com Ansa foto

 

Conte non le manda a dire

La riforma della giustizia è, con premierato e Autonomia, uno dei tre assi dell’alleanza nel centrodestra, quello più caro a Forza Italia e a tutti i partiti della maggioranza di Governo. Di opinione chiaramente opposta i partiti del centrosinistra che la vedono come una mera operazione di facciata, buona soltanto per un tornaconto personale. Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Notizie.com esprimendo in maniera netta il suo pensiero. “3600 persone condannate con sentenza passata in giudicato ovviamente, vedranno la fedina penale ripulita con tanto di scuse da parte dello Stato. E’ una autentica follia chiedere l’abolizione di quello che è un abuso di potere che può capitare a vari livelli e consente ovviamente ai cittadini di poter rivendicare da parte degli amministratori pubblici, una parità di trattamento in quelle situazioni in cui si favoriscono gli amici, gli amici degli amici, i parenti. Ecco perchè resta una follia chiedere l’abuso d’ufficio”.

De Raho: “Una vicenda davvero grave”

Sulla vicenda è intervenuto anche l’ex magistrato, ex procuratore antimafia e deputato Cafierio De Raho. “L’abuso d’ufficio è, a questo punto era, lo strumento di difesa dei cittadini contro le violazioni e le prevaricazioni e le angherie che di volta in volta può commettere il potere pubblico”, spiega l’ex magistrato. “Di fronte al potere pubblico da 200 anni, il cittadino ha come tutela penale l’abuso d’ufficio. Quindi dopo 200 anni viene ora eleminato questo strumento senza un valido motivo se non quello di proteggere coloro che esercitano determinate attività e non il cittadino. Secondo noi questo è un fatto molto grave e devastante per la legalità. Affermare che non esiste più la tutela penale nei principi di buona amministrazione d’imparzialità e consentire quindi che le regole possano essere violate senza che vi sia una sanzione penale una volta accertata la violazione, resta un fatto molto grave”, conclude De Raho.

 

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