Con l’arrivo dell’estate, salgono i rischi legati a chi soffre di ipertensione, specie per chi ama le vacanze in alta montagna
L’estate porta con sé non solo il calore e la voglia di avventura ma anche una serie di rischi per la salute che non vanno sottovalutati, soprattutto quando si decide di trascorrere del tempo in alta montagna. Tra questi, l’ipertensione arteriosa rappresenta un fattore critico da monitorare attentamente.
Recenti studi condotti dall’Istituto Auxologico Italiano e dall’Università di Milano-Bicocca hanno messo in evidenza come la pressione arteriosa tenda ad aumentare significativamente con l’esposizione a quote elevate, già a partire dagli 1.800-2.000 metri. Questo fenomeno interessa tanto le persone sane quanto coloro che sono già affetti da ipertensione arteriosa, rendendo necessaria una maggiore attenzione durante le escursioni estive.
Ipertensione in montagna: una campagna per la sensibilizzazione
Per far fronte a questa problematica e sensibilizzare gli amanti della montagna sui potenziali effetti collaterali dell’ascesa in quota, torna la campagna di sensibilizzazione promossa dal Club Alpino Italiano (CAI), dalla Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA) e dalla Società Italiana di Medicina di Montagna (SIMEM), con il supporto dell’Istituto Auxologico Italiano e dell’UniMiB. L’iniziativa vedrà coinvolgere 50 rifugi alpini e appenninici del CAI distribuiti su 14 regioni dal 6 luglio al 10 agosto, offrendo ai frequentatori l’opportunità di sottoporsi a test gratuiti e compilare questionari anonimi utili alla ricerca.
L’ipertensione arteriosa è definita come “il killer silenzioso” per la sua natura asintomatica ed è considerata il principale fattore di rischio per malattie cardiovascolari a livello globale. La campagna “La pressione arteriosa in montagne” mira quindi a promuovere una maggiore consapevolezza sulle reazioni dell’apparato cardiovascolare alle altezze moderate o elevate e sulla necessità di un controllo regolare della pressione arteriosa.
Oltre all’aspetto informativo e preventivo, l’iniziativa ha anche lo scopo di raccogliere dati preziosi per la ricerca scientifica sul comportamento della pressione arteriosa in ambiente montano. Nei rifugi aderenti sarà possibile ricevere informazioni dettagliate sulla relazione tra pressione arteriosa e altitudine, oltre a misurazioni gratuite della pressione sanguigna, frequenza cardiaca e saturazione dell’ossigeno nel sangue.
Questa importante campagna nasce dalla collaborazione tra diverse organizzazioni impegnate nella promozione della salute cardiovascolare e nella sicurezza delle attività montane. Il successo delle edizioni precedenti dimostra l’impegno crescente verso la diffusione della consapevolezza sui rischi legati all’ipertensione anche nei contesti meno convenzionali come le vacanze estive in alta quota.
In conclusione, mentre ci avviciniamo alla stagione estiva ricca di escursioni ed esplorazioni nelle nostre amate montagne, diventa essenziale non trascurare gli aspetti legati alla salute cardiovascolare. La prevenzione attraverso informazione accurata e controlli regolari può fare una grande differenza nel garantire un’avventura sicura tra i sentieri d’alta quota.