Disidratazione, il consiglio per gli anziani: ‘serve cambiare dieta’

Durante l’estate un nemico pericoloso e invisibile per gli anziani e non solo è la disidratazione: ecco i consigli di un esperto per evitarla

L’estate italiana si caratterizza per le sue temperature elevate, che non solo mettono a dura prova il benessere generale della popolazione ma rappresentano un vero e proprio rischio per la salute pubblica. Tra gli effetti più insidiosi del caldo vi è la disidratazione, particolarmente pericolosa per gli anziani.

Disidratazione: come evitarla
Attenti alla disidratazione -Ansa- Notizie.com

La disidratazione si manifesta quando l’organismo non ha sufficiente acqua per svolgere normalmente le sue funzioni. Questo fenomeno può avere conseguenze gravi soprattutto in estate, quando le temperature raggiungono picchi elevati. Il Ministero della Salute evidenzia come il caldo estremo possa alterare il sistema di regolazione della temperatura corporea, rendendo inefficace il meccanismo del sudore e aumentando così il rischio di danni a organi vitali e al cervello.

Disidratazione: i consigli dell’immunologo

Secondo l’immunologo Mauro Minelli, docente di dietetica e nutrizione umana presso l’Università Lum di Bari, è essenziale modificare la propria dieta durante i mesi più caldi. “Le regole d’oro sono di bere almeno 2 litri di acqua al giorno”, afferma Minelli, sottolineando l’importanza di distribuire l’intake idrico nell’arco della giornata ed evitare consumi eccessivi durante i pasti.

Disidratazione: 'serve cambiare dieta'
Dieta mediterranea -Ansa- Notizie.com

Non sono solo gli anziani ad essere colpiti dagli effetti deleteri delle ondate di calore; anche chi lavora in ambienti climatizzati può soffrire passando improvvisamente da una temperatura controllata a quella estrema dell’esterno. Minelli evidenzia come un’alimentazione adeguata possa fare la differenza nel contrastare gli effetti negativi del caldo.

Il modello alimentare proposto dall’immunologo pone al centro la dieta mediterranea, riconosciuta patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO. Questa prevede un consumo abbondante di cereali integrali, frutta fresca e verdura, legumi e frutta secca (consumati con moderazione), oltre alla preferenza per il pesce rispetto alle carni rosse. “Lo spazio per alimentis processatis deve essere davvero risicato”, aggiunge Minelli enfatizzando su una riduzione drastica dei prodotti pronti o confezionati ricchi in sale e conservanti.

In estate affrontare le sfide poste dalle alte temperature richiede quindi un approccio olistico che comprenda innanzitutto misure preventive come una corretta idratazione, e in secondo luogo scelte alimentari consapevoli basate soprattutto sul modello della dieta mediterranea. Seguire questi consigli non solo aiuterà le persone più fragili a mitigare gli effetti del caldo ma contribuirà anche a promuovere uno stile di vita più salutare ed equilibrato per chiunque li segua.

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