L’evento organizzato dal New York Times ha visto protagonista un’opera italiana, segnando un altro momento storico per il nostro Paese.
L’evento letterario organizzato dal quotidiano americano, è una manifestazione di portata internazionale e quello che è successo quest’anno ha rappresentato un’altra pietra miliare per la letteratura del nostro Paese.
“L’amica geniale” di Elena Ferrante, tradotto in inglese da Ann Goldstein e pubblicato da Europa Editions con il titolo “My Brilliant Friend” nel 2012, è stato eletto dal prestigioso quotidiano americano “The New York Times” come il miglior libro del XXI secolo.
Una vittoria annunciata con entusiasmo dal New York Times
La casa editrice italiana di Ferrante, Edizioni E/O, ha accolto con grande entusiasmo l’annuncio della vittoria. Il “New York Times”, descrivendo le ragioni di questa scelta, ha sottolineato come la lettura dell’opera sia paragonabile a pedalare su un terreno insidioso: pieno di sfide ma estremamente gratificante. Questa metafora evidenzia la capacità del romanzo di affrontare tematiche complesse con uno stile narrativo incisivo e profondo.
“L’amica geniale” non solo si è distinto nella classifica stilata dal “New York Times”, ma ha anche ottenuto un successo globale senza precedenti per un’autrice italiana contemporanea. Con oltre 10 milioni di copie vendute in 40 paesi, Elena Ferrante – che scrive sotto pseudonimo mantenendo una riservatezza quasi totale sulla sua identità – si conferma una delle voci più influenti e apprezzate della letteratura moderna.
La classifica dei migliori libri del XXI secolo redatta dal “New York Times” includeva opere selezionate da un vasto panel composto da 503 americani tra romanzieri, critici e appassionati di letteratura. Tra gli autori più rappresentativi figurano nomi illustri come Jesmyn Ward e George Saunders, ognuno dei quali presente in lista con tre opere. La presenza predominante dell’autrice napoletana con ben tre titoli sottolinea ulteriormente l’impatto significativo della sua opera sul panorama letterario mondiale.
Il primo volume della tetralogia narra l’intensa amicizia tra Elena Greco e Raffaella Cerullo (Lila), ambientata in un quartiere popolare di Napoli negli anni ’50. Attraverso le vicende delle due protagoniste, Ferrante esplora tematiche universali quali l’amicizia femminile, la competizione sociale e culturale, il passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Il successo dell’opera risiede nella capacità dell’autrice di intrecciare storie personali a riflessioni più ampie su arte, politica e società.
Elena Ferrante: una voce narrativa distintiva
Oltre a “L’amica geniale”, Elena Ferrante ha dato alle stampe numerose altre opere acclamate dalla critica internazionale. Tra queste spiccano romanzi come “L’amore molesto”, trasposto in pellicola cinematografica da Mario Martone; “I giorni dell’abbandono”, anch’esso adattato per il grande schermo; fino ad arrivare alla recente pubblicazione de “La vita bugiarda degli adulti”. La serie televisiva basata sulla tetralogia de L’amica geniale prodotta da Rai 1 e HBO ha ulteriormente consolidato il successo globale dell’autrice.
In conclusione, questo riconoscimento attribuito dal “New York Times” non solo celebra l’eccellenza narrativa de “L’amica geniale”, ma testimonia anche l’universalità dei temi trattati da Elena Ferrante: una scrittrice capace di toccare le corde profonde dell’animo umano attraverso la potenza evocativa delle sue parole.