L’acquisto sempre più veloci nella moda fa chiedere uno stop ai voli cargo per trasportare le merci, ma cosa sta succedendo?
La campagna Abiti Puliti, in collaborazione con Public Eye e altri gruppi attivisti, ha lanciato un forte appello a Inditex, la società madre di marchi noti come Zara. Il cuore della richiesta è chiaro: fermare l’uso dei voli cargo per il trasporto di merci e adottare azioni concrete per ridurre le emissioni di CO2.
Nel 2023, si è registrato un aumento del 37 percento delle emissioni legate ai trasporti nel settore della moda, raggiungendo il picco storico di 2.000 kilotonnellate di CO2 equivalente (CO2e). Gli attivisti denunciano che “Inditex continua a trasportare enormi volumi di articoli fast fashion in aereo”, una pratica che contribuisce significativamente all’emissione dei gas serra.
Il settore della moda sta affrontando una crescente pressione per la sua impronta ambientale. In particolare, il trasporto aereo degli articoli fast fashion viene identificato come uno dei maggiori responsabili dell’enorme quantità di gas serra prodotti inutilmente. Nel febbraio scorso, ben 26.192 persone hanno firmato una petizione chiedendo a Inditex di interrompere questa pratica dannosa per l’ambiente e cercare soluzioni alternative meno impattanti sul clima. Tuttavia, nonostante le richieste pubbliche e l’evidenza del danno ambientale causato, sembra che l’azienda non abbia ancora intrapreso azioni concrete per modificare la propria politica sui trasporti.
Nonostante gli appelli e le evidenze presentate dagli attivisti ambientali e dai consumatori preoccupati per il futuro del pianeta, Inditex non ha mostrato segni concreti di cambiamento nella sua strategia logistica. Nel suo ultimo Rapporto Annuale manca infatti qualsiasi piano dedicato alla riduzione dell’utilizzo dei voli cargo o alla minimizzazione delle emissioni complessive legate al trasporto dei suoi prodotti fast fashion.
Gli attivisti chiedono ad Inditex un cambio radicale nella gestione logistica dei propri prodotti: eliminare completamente i voli cargo dalla catena distributiva e riprogettare i sistemi logistici affinché possano funzionare senza ricorrere a metodi così dannosi per l’ambiente. Sottolineano anche la necessità di rimuovere la pressione temporale dal modello business dell’azienda e garantire ai fornitori prezzi equosì da coprire i costumi realizzati in modo sostenibile inclusivi de salari dignitosos utilizzando parte degli utilii record generati nel 2023 (oltre 5 miliardi)per finanziarie tale transizione ecologica.
L’appello lanciato da Abiti Puliti rappresenta una chiama all’azione urgente verso pratiche più responsabili nell’industria della moda – settore notoriamente tra i più inquinanti al mondo-. È imperativo che grandi aziende come Inditex prendano seriamente in considerazione queste richieste ed agiscano rapidamente verso soluzioni logistiche innovative ed ecologicamente sostenibili se vogliono preservarne sia la reputazione sia l’ambiente.