Un uomo ubriaco ha scatenato in caos qualche giorno fa a Long Island, nello Stato di New York. Un autista che aveva alzato troppo il gomito, mentre era alla guida della propria vettura, si è andato a schiantare contro la vetrina di un salone di bellezza. Uno schianto che non solo ha provocato ingenti danni alla struttura, ma che si è rivelato fatale per alcuni dei presenti. Jiancai Chen, di 37 anni, Yan Xu, di 41 e Meizi Zhang, di 50, originari del Quuens, sono solo alcune delle vittime della Chevrolet Traverse. A queste si deve aggiungere anche l’agente della polizia, Emilia Rennhack, di Deer Park.
Quest’ultima, raccontano i media, si era recata lì fuori servizio per prepararsi al matrimonio di un suo collega che si è svolto poi pochi giorni dopo. La trentenne è stata colpita dall’automobile, dopo che questa ha oltrepassato quasi tutta la sala. Alla lista delle persone coinvolte, vanno aggiunti anche dieci feriti. Tra questi Nicole Miele, Ana Garcia, Wen Jun Cheng e Michael Mehale, Carol Garcia, Toni Saccente, Krystal Rodriguez, Nicole Saccente, e una ragazza di 12 anni la cui identità è stata nascosta, che sono stati curati presso gli ospedali della zona con ferite gravi, a fortunatamente non mortali.
La sorte di Steven Schwally
Per quanto riguarda il conducente del veicolo, Steven Schwally è stato accusato di guida in stato di ebbrezza. Per il momento resta ricoverato in ospedale per ferite delle quali non si conosce l’entità. Verrà arrestato e presentato in tribunale solo dopo che sarà guarito o, comunque, in condizione di lasciare la struttura dove si trova attualmente. Le immagini dell’incidente stanno ormai circolando su tutti i social. Le riprese delle videocamere, che inquadrano la macchina sfondare la vetrina in pieno giorno, sono a disposizione di tutti. Da queste si emerge che a slanciarlo verso il locale, è stato il marciapiede colpito ad alta velocità.
I pubblici ministeri hanno per ora fornito solo alcune confessioni fatte da Schwally. Questo avrebbe ammesso alla polizia di aver bevuto ben 18 birre nelle ore precedenti l’incidente che ha tolto la vita a quelle povere quattro persone.
Verrà trattenuto su cauzione di 1 milione di dollari in attesa della comparizione in tribunale che per il momento è programmata al 19 luglio, ma che dipenderà anche dalle sue condizioni di salute. Un evento tragico che, però, in qualche modo possiamo anche considerare come uno spot contro l’alcolismo e, soprattutto, per condannare chiunque guidi dopo aver bevuto.