È stata stilata da UBS la classifica dei Pesi più ricchi al mondo, a dominare è l’Europa che ne porta due solo nella Top-3
La banca svizzera UBS è famosa, oltre che il proprio valore istituzionale, anche perché ogni anno produce un Global Wealth Report. Si tratta di una raccolta dati sul numero di milionari presenti sul pianeta e su come la ricchezza è distribuita tra i vari continenti. Quest’anno la ricerca ha coinvolto 56 mercati i quali, secondo le stime, dovrebbero rappresentare il 92% del patrimonio mondiale. Quando parliamo di ‘ricchezza’ intendiamo il valore delle attività finanziarie più le attività reali (principalmente immobiliari, ma non solo) possedute da una persona o una famiglia, meno i loro debiti. Partendo da queste è possibile poi avere una stima generale della singola nazione.
In questo senso, l’analisi è utile anche per comprendere la situazione debitoria, o comunque finanziaria, di un intero paese e di tutto il mondo. Per quel che concerne la semplice classifica dei paesi più ricchi del mondo, interessante è un dato. Due nazioni su tre sono europee, con il Lussemburgo che domina (con una ricchezza media di circa 343.858 euro) al primo posto davanti a tutte, seguita dall’Australia (circa 241.831 euro) e dal Belgio (circa 236.642). Quest’ultimo rappresenta una costante tra le prime posizioni della classifica UBS. Questo probabilmente anche grazie alla tradizionale capacità del popolo belga di saper risparmiare nelle spese.
La situazione dell’Italia e uno sguardo al futuro
La situazione dell’Italia è più particolare. Qui il patrimonio medio per adulto nel 2023 è calato, soprattutto se misurato in moneta locale. Il nostro Paese ha accusato una perdita vicina al 4%. Dalla crisi finanziaria vissuta nel 2008, però, è stata registrata una buona crescita intorno al 10%, con la ricchezza media per ogni adulto che è calata del 3%. Questa differenza rivela che a partire dal 2008 in poi le fasce patrimoniali più basse hanno subito un calo in termini ricchezza, contrariamente alla crescita verificatasi di quelle più alte.
Ma cosa aspetta in futuro alla popolazione mondiale questo processo di creazione e distribuzione della ricchezza? La risposta è offerta ancora una volta dall’UBS. Questi hanno stimato come potrebbe cambiare la ricchezza a livello globale entro il 2028, dunque nei prossimi quattro anni. Le previsioni rivelano che nel 2024 la quota riguardante le economie emergenti supererà la soglia del 30% del patrimonio mondiale e che la percentuale di adulti che si trovano nella fascia di ricchezza più bassa si ridurrà ulteriormente nei prossimi cinque anni. Nel report si legge chiaramente che: “In alcuni mercati, il numero di milionari aumenterà fino al 50% nei prossimi cinque anni”.