Profondo sconcerto nel mondo dopo l’attentato a Donald Trump e tante le reazione agli inviti a mantenere i toni dello scontro politico entro certi limiti
Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto oggi sull’attentato al candidato alla Presidenza degli Stati Uniti Donald Trump e sulle conseguenze che possono avere i toni aspri di una campagna elettorale per l’ambiente politico e per la gente. Il suo è stato un vero e proprio appello a recuperare la tranquillità e i giusti toni nell’uso del linguaggio, di comportamenti e azioni che separino l’emotività e gli interessi della propaganda dalla necessità di tenere sempre bene in vista l’interesse supremo che è quello del popolo.
Donald Trump, candidato del partito Repubblicano, è stato ferito all’orecchio destro mentre stava parlando a un comizio a Butler, in Pennsylvania, l’ultimo prima della convention a Milwaukee che lo incoronerà ufficialmente candidato alla Casa Bianca. A sparare all’ex presidente, con un fucile, è stato il 20enne Thomas Matthew Crook, subito ucciso dagli uomini della sicurezza.
Cinque minuti di terrore, questo il lasso di tempo che ha fatto ripiombare gli Stati Uniti in uno dei momenti più bui della loro storia. Una dinamica molto simile al famigerato attentato di Dallas all’allora presidente degli Stati Uniti J. F. Kennedy. Questa volta il candidato alla Casa Bianca Trump è rimasto praticamente illeso anche se ferito all’orecchio destro, ma le conseguenze di un simile evento possono essere enormi. Le reazioni politiche all’attentato sono state varie e tutte improntate allo sconcerto per l’accaduto, ma sono tutti concordi che la dialettica politica di una campagna elettorale dovrebbe essere sempre improntata al rispetto dell’avversario, usando toni più pacati e rispettosi.
Sulla stessa linea di pensiero si è espresso ai microfoni di Notizie.com, a margine della conferenza sullo spazio Italia-Africa, che si è tenuto alla Farnesina, il Ministro degli esteri italiano Antonio Tajani. “Ho espresso attraverso l’ambasciatore americano a Roma la nostra vicinanza agli Stati Uniti, che è una grande democrazia e nostro principale interlocutore sul palcoscenico internazionale, insieme all’Unione Europea di cui facciamo parte. I segnali che arrivano dagli USA, da Biden e da Trump vanno nella direzione giusta, per far sì che si abbassino i toni e ci sia una lotta congiunta contro la violenza e lo scontro sia sempre politico, mai personale”.
“Si dovrebbe combattere le idee personali, ma mai le persone e questa cosa vale in America vale in Italia e vale ovviamente in tutto il mondo”, ha ancora aggiunto il ministro. Poi sul tema dei rapporti Italia e Africa ha aggiunto, “l’Italia sarà sempre al fianco della NATO e abbiamo anche dei nomi da proporre, sono persone esperte, di qualità che possono lavorare nel modo migliore per far si che la NATO possa essere protagonista anche sul fianco sud e l’Alleanza Atlantica così possa continuare a essere anche non soltanto un’alleanza militare ma anche un’alleanza politica e contribuire così in maniera ancora più fattiva alla pace”, conclude Antonio Tajani.