Malattia di Crohn, con Amici onlus per la giusta informazione nella nutrizione

Malattia di Crohn, con la campagna di Amici onlus per la giusta informazione nella nutrizione, il problema che affligge migliaia di persone. 

La malattia di Crohn rappresenta una sfida quotidiana per circa 200 mila italiani, incidendo profondamente non solo sulla salute fisica ma anche sul benessere psicologico dei pazienti. Mara Pellizzari, presidente dell’Associazione malattie infiammatorie croniche dell’intestino (Amici onlus), sottolinea ad Adnkronos Salute l’importanza cruciale della nutrizione nella gestione della patologia e lancia un appello per una maggiore informazione e sensibilizzazione.

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La malattia di Chron affligge milioni di persone – notizie.com

Secondo Pellizzari, uno degli aspetti più complessi nella gestione della malattia di Crohn è la definizione di un piano alimentare adeguato. Molti pazienti si trovano a navigare da soli nel difficile mare delle scelte alimentari, spesso basandosi su tentativi ed errori o peggio ancora su informazioni non scientifiche. Questo approccio solitario alla dieta può portare a scelte poco salutari e potenzialmente dannose.

La Campagna “Crohnviviamo”

In risposta a questa esigenza informativa, è stata lanciata la campagna “Crohnviviamo”, frutto della collaborazione tra Nestlé Health Science e Amici onlus. L’iniziativa mira a far luce sui bisogni dei pazienti affetti da malattia di Crohn, con particolare attenzione all’impatto che la patologia ha sulla vita quotidiana e sull’importanza di una corretta alimentazione.

Campagna "Crohnviviamo"
La Campagna “Crohnviviamo” per aiutare i pazienti nelle scelte alimentari – notizie.com

Pellizzari enfatizza la necessità di promuovere campagne di food literacy che possano fornire ai pazienti le conoscenze necessarie per costruire un piano dietetico salutare. È fondamentale che i centri di gastroenterologia dispongano di dietisti o professionisti della nutrizione in grado di offrire consulenza qualificata basata su evidenze scientifiche.

Le restrizioni alimentari imposte dalla malattia hanno un impatto significativo sulla vita sociale dei pazienti. Nei periodis acuti, il regime alimentare può essere drasticamente ridotto, influenzando negativamente la convivialità e portando in alcuni casi all’isolamento sociale o alla depressione. La presenza dello psicologo nei centri specializzati diventa quindi essenziale per supportare i pazienti nell’affrontare queste difficoltà.

Nonostante le sfide poste dalla malattia, individuare una dieta adatta al singolo paziente può avere effetti positivi anche sul contesto familiare più ampio. I caregiver tendono infatti ad adottare abitudini alimentari sane per solidarietà verso il familiare affetto da malattia di Crohn, promuovendo così uno stile vita salutare all’interno del nucleo domestico.

L’appello lanciato da Amici onlus attraverso iniziative come la campagna “Crohnviviamo” evidenzia l’urgente necessità di migliorare l’informazione disponibile sui corretti approcci nutrizionali nella gestione della malattia di Crohn. Solo attraverso un impegno congiunto tra associazioni patient-oriented, professionisti sanitari ed entità impegnate nel settore sarà possibile garantire ai pazientiferramentas adeguati per affrontarla quotidianità con maggiore serenità e salute.

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